Sabato, 22 Novembre 2014 11:00

Università: mense e diritto allo studio, martedì manifestazione di protesta davanti al Consiglio regionale

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Mense universitarie e diritto allo studio: organizzazioni studentesche ancora sul piede di guerra.

Una manifestazone di protesta è stata convocata per martedì 25 novembre davanti la sede del Consiglio regionale, alla Villa. La mobilitazione è stata indetta sia dall'Udu che da Azione universitaria.

La nota dell'Udu

"Nel pomeriggio del 20 Novembre prima dell'inizio del consiglio di amministrazione dell'Adsu, un gruppo di circa 200 studenti e una delegazione dell'Udu l'Aquila hanno manifestato davanti agli uffici dell'azienda chiedendo il ritiro immediato dalla delibera n°42, approvata nel CdA del 9/10/2014 sancisce l'erogazione del solo pasto alternativo. Oltre a non rispettare l'uniformità di trattamento per gli studenti iscritti agli atenei abruzzesi non è neanche conforme al piano regionale triennale del diritto allo studio".

"Solo dopo continue e insistenti richieste, ad un ridotto numero di persone è stata data la possibilità di essere ascoltati".

"Abbiamo richiesto garanzie sul ritiro della suddetta delibera e l'attivazione di tutte le procedure per riportare a bando l'erogazione del pasto completo".

"Come sua abitudine da tempo, ormai, il consiglio ha preferito aggiornarsi a data da destinarsi senza ratificare le nostre richieste, che nel frattempo restano solo ed esclusivamente promesse. Promesse fatte davanti a studenti testimoni della negazione dei propri diritti".

"Proprio perché si parla solo di accordi verbali, la nostra battaglia non finisce qui".

"Siamo stanchi di un consiglio che se si riesce a riunire e se riesce a deliberare va solo dalla parte opposta a quella degli studenti. Sono due volte in due mesi che facciamo irruzione in CdA per motivi inerenti le mense. I nostri rappresentanti si sono dimessi perché inascoltati all'interno di un consiglio intento solo a scaricare responsabilità. Aesso basta. È il momento che la Regione risolva questa imbarazzante situazione nominando il nuovo CdA e garantendo uno stanziamento tale da garantire la sostenibilità del servizio di ristorazione".

"La protesta continua il giorno 25 novembre 2014 davanti al Consiglio Regionale dove chiederemo un intervento immediato da parte della regione e assessore competente,tale da sbloccare questa incresciosa situazione".

La nota di Azione universitaria

"Martedì 25 novembre una delegazione di Azione Universitaria sarà presente fuori la sede del Consiglio Regionale per manifestare contro le "non" politiche in materia di diritto allo studio regionali che stanno provocando solo ed esclusivamente innumerevoli disagi alla popolazione studentesca aquilana. Nello specifico, ci sentiamo in dovere di dissentire contro la miopia politica che l'assessore al diritto allo studio, Marinella Sclocco, sta attuando contro l'Azienda del Diritto allo Studio del capoluogo abruzzese. L'assessore è perfettamente a conoscenza che il Cda dell'organo è in regime di proroga sino a dicembre, eppure ancora non attua una scelta chiara e lineare capace di andare incontro a quelle che sono le difficoltà economiche e dirigenziali di un organo che si trova in emergenza gestionale".

"Da studenti siamo stanchi di essere "oggetto" di questa politica regionale negligenziale, siamo stanchi di non avere certezza in materia di diritto allo studio, siamo stanchi di vederci cadere addosso le mancate scelte che si ripercuotono negativamente sulla vita quotidiana di ogni studente dell'Ateneo aquilano".

"Ed è per questo che Azione Universitaria sarà presente per chiedere a gran voce un incontro con l'assessore Sclocco e con il presidente della regione Luciano D'Alfonso, per esplicitare le nostre idee in merito di diritto allo studio ed esprimere il nostro dissenso contro la paventata chiusura delle mense universtiarie. Ribadiremo dei concetti cardini per noi, quali: aumento delle risorse economiche per il diritto allo studio, copertura finanziaria totale per la corretta gestione delle mense universitarie, stanziamento di fondi straordinari per la riparazione delle strutture polivalenti ancora danneggiate dal sisma del 2009".

"Come organizzazione studentesca ci facciamo portavoce di tutti quei disagi che lo studente universitario subisce quotidianamente, soprattutto da parte di chi si rifiuta di prendere delle decisioni: contro questa politica miope e scellerata, c'è chi dice no!"

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