Mercoledì, 04 Marzo 2015 15:09

Univaq, rinnovata borsa di studio a ricercatrice per lo studio sui tumori

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Lavora nel laboratorio di diagnostica molecolare oncologica del DISCAB (Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche) dell'Università dell'Aquila Daniela Di Giacomo, che ha ottenuto per il secondo anno consecutivo, dopo un rigoroso iter valutativo, una delle 179 borse di studio della Fondazione Veronesi per continuare a sviluppare la sua ricerca sulla predisposizione genetica ai tumori della mammella e dell'ovaio, coordinata da Enrico Ricevuto.

Da quasi venti anni, infatti, il gruppo attivo nell'ateneo aquilano contribuisce a sviluppare la ricerca per diagnosticare la predisposizione genetica nelle donne e nelle famiglie a rischio di tumori. Ciò consente oggi di effettuare tali diagnosi e seguire pazienti e famiglie con predisposizione genetica nella pratica clinica.

"In questo lungo arco di tempo - si legge in una nota dell'Università - le ricerche sono state sviluppate attraverso una continua collaborazione, ormai radicata, con l'Università di Rouen in Francia, anche nell’ambito di programmi Erasmus che hanno permesso visite di studenti e di insegnanti".

In particolare, la ricerca premiata è stata intrapresa da Daniela Di Giacomo circa cinque anni fa nell'ambito di un dottorato di ricerca in cotutela con l'Università di Rouen ed è incentrata su due geni complessi, BRCA1 e BRCA2, che, se alterati, incrementano fino al 60% la probabilità per una donna di sviluppare un carcinoma della mammella e/o dell'ovaio. Scopo della ricerca sarà quello di identificare nuove mutazioni, evidenziare riarrangiamenti cromosomici, classificare varianti genetiche di significato funzionale sconosciuto (VUS, Variants of Unknown Significance) che possono alterare l'azione delle proteine BRCA1 e BRCA2.

La borsa di studio consentirà di sviluppare test sperimentali che provano il significato funzionale predisponente di mutazioni apparentemente non significative e metodologie per l’effettuazione di analisi contemporanea di molteplici geni predisponenti ai tumori, utilizzando piattaforme biotecnologiche disponibili presso il nostro Ateneo.

"Questo progetto - ha dichiarato la dottoressa Di Giacomo - rappresenta l'ulteriore sviluppo di un percorso di formazione e ricerca iniziato all'Università dell’Aquila e proseguito nell'Unità 1079 dell'Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (INSERM U1079) della Facoltà di Medicina e Farmacia di Rouen (Francia), diretto dal professor Thierry Frébourg".

"Mi è pertanto gradita - conclude - questa nuova opportunità di studio per ringraziare coloro che in questi anni hanno messo a disposizione le loro competenze per consentirei la mia crescita culturale ed ottenere importanti risultati scientifici. L'auspicio è quello di poter proseguire sulla strada sin qui percorsa e contribuire allo sviluppo della conoscenza di una malattia che purtroppo colpisce un gran numero di donne ogni anno".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Marzo 2015 15:26

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