La vita per i blogger si fa sempre più “pericolosa”, infatti a quanto pare ora oltre ad essere perseguibili per diffamazione, rischiano anche di essere condannati per istigazione a delinquere ed apologia di reato.
Questo è quanto è capitato a Massimiliano Tonelli gestore del sito web www.cartellopoli.com - già sottoposto a sequestro preventivo dal Tribunale di Roma nel corso delle indagini preliminari - e della relativa pagina Facebook, dedicati al degrado urbano della città di Roma.
Il blogger infatti, è stato condannato a 9 mesi di reclusione, in quanto ritenuto colpevole dell'istigazione degli utenti del suo sito alla condotta violenta contro il diffondersi di cartelloni abusivi a Roma.
Il punto centrale della condanna è il fatto che il gestore del sito (e della pagina Facebook) è stato ritenuto responsabile per commenti immessi da terzi (rimasti anonimi) e per contenuti postati in altri siti (sempre da soggetti anonimi) e reinseriti sul sito Cartellopoli.
Come si legge nel testo delle motivazioni della sentenza di condanna in primo grado, Tonelli avrebbe una forma di "responsabilità esclusiva" per la gestione del suo blog e "anche per il contenuto dei messaggi in esso pubblicati". È dunque "indifferente che si tratti di contenuti riferibili direttamente al T. o ricevuti da altri utenti, essendo stato comunque il primo a curarne l'inserimento e la conseguente divulgazione al pubblico.
L’affermazione del T. di non controllare il contenuto dei messaggi ricevuti prima di pubblicarli è priva di rilievo ai fini che qui interessano, sia perché formulata in termini assolutamente generici, sia perché la qualità dei contenuti di analogo tenore pubblicati sul blog nel corso del tempo è tale da rendere inverosimile che l’imputato potesse averne ignorato o male interpretato il contenuto”.
Per Fulvio Sarzana difensore del blogger e pronto al ricorso in appello: "La sentenza apre la strada alla perseguibilità dei titolari di blog, non solo per le più classiche fattispecie della diffamazione, ma anche per ipotesi nella quale la manifestazione del diritto di critica, oltretutto compiuta da terzi rimasti anonimi, possa addossare una responsabilità per istigazione a delinquere ed apologia di reato al titolare del blog".
Per i blogger e gestori di pagine Facebook da ora in avanti c'è quindi da stare molto attenti...