Il 26 luglio scorso venivano introdotti, mediante delibera di giunta, nuovi criteri di assegnazione degli alloggi dei progetti CASE e dei villaggi MAP. La nuova normativa, lo ricordiamo, estende a fasce più ampie di cittadinanza la possibilità di ricevere un alloggio (in affitto, prevedendo un risparmio di circa il 30% rispetto ai prezzi di mercato), al fine di regolamentare l'assistenza alla popolazione alle nuove esigenze emerse a quattro anni dal sisma.
Dopo poco meno di un mese dall’approvazione della delibera, le richieste abitative inoltrate all’ufficio assistenza alla popolazione sono 111: una cifra di molto superiore al numero degli alloggi liberi, che dimostra quanto fosse atteso e necessario il provvedimento. Sono soprattutto giovani coppie (53 le richieste che rientrano in questa categoria) e famiglie economicamente indigenti (38 domande) a cercare l’assegnazione degli alloggi. Dati che suggeriscono una drammatica deduzione: in una città in cui la ricostruzione fatica a partire, e dove un posto di lavoro sembra essere un miraggio per un'intera generazione, il rincaro degli affitti è ormai insostenibile per la cittadinanza.
Su un totale di 111 richieste, le abitazioni che risultano già assegnate sono 15. A guardare il sito web del Comune dell'Aquila, non esisterebbe ancora una graduatoria ufficiale per i nuovi criteri, quindi le domande inoltrate vengono esaminate giorno per giorno dagli impiegati dell'assessorato per l'assistenza alla popolazione. In base poi alla disponibilità giornaliera degli alloggi, metà vengono destinati secondo i vecchi criteri, i restanti seguendo le nuove modalità introdotte dall’ultima delibera. In assenza di una graduatoria apposita, sembra per ora difficile procedere ad uno smaltimento ordinario delle richieste. Relativamente all’assegnazione, dunque, si stanno attualmente seguendo priorità previste direttamente dalla delibera (tra le giovani coppie hanno la precedenza quelle che aspettano un figlio), mentre per altre categorie si fa riferimento a graduatorie già esistenti al momento dell’introduzione della nuova normativa (per le persone con disagio sociale c’è una graduatoria predisposta da una commissione guidata dal magistrato Sgambati).
Un iter, quello che viene per ora attuato per l'assegnazione degli alloggi, che lascia intendere tempi di attesa indefiniti. Considerando poi che – secondo il report periodicamente pubblicato dal Comune – gli appartamenti liberi in data 20 agosto sono 13 (tra progetto CASE e MAP) e 58 sono quelli in manutenzione, risulta dunque difficile fare previsioni circa le tempistiche di assegnazione.