Cinque lavoratori del Centro Turistico del Gran Sasso sono saliti, questa mattina presto, su uno dei piloni della funivia Fonte Cerreto-Campo Imperatore e si sono incatenati per protestare contro la mancata proroga dei contratti per i mesi di maggio e giugno. Sul posto sono accorsi gli uomini della Digos ma, a quanto si apprende, i lavoratori sono già scesi per non bloccare il servizio.
"Ci sentiamo esasperati" dice al telefono a NewsTown Paolo Barone, rappresentante sindacale Ugl. "L'azienda aveva preso degli impegni precisi davanti a noi e alle RSU ma all'improvviso ha fatto dietrofront. Gli accordi prevedevano che i nostri contratti, tutti part time verticali a 6 e 10 mesi in scadenza a maggio, dovessero essere prorogati fino alla fine di giugno. Esistono dei motivi documentati in base ai quali sarebbe stato necessario un certo numero di dipendenti anche nei mesi estivi, in virtù del nuovo piano di sviluppo e delle opere di manutenzione necessarie in coincidenza con le aperture estive della ferrovia, quando l'afflusso di turisti è molto alto. I patti però non sono stati rispettati e ora chiediamo un incontro immediato con i vertici dell'azienda e con il Comune".
"Siamo precari dal 1989" aggiunge Barone "abbiamo contratti part time verticale che non ci danno nemmeno il diritto a usufruire di ammortizzatori sociali. Aspettiamo un contratto full time a tempo indeterminato. Il CTGS ha 31 dipendenti e ben il 65% di loro ha contratti part time, un evidente violazione delle normative, che prevedono che non si possa superare la soglia del 30%".