Venerdì, 17 Marzo 2023 19:51

Fina racconta il nuovo PD. "La mia missione: riconsegnare l'Abruzzo al centro sinistra"

di 

In occasione della sua recente nomina a Tesoriere nazionale del Partito Democratico abbiamo intervistato nella nostra redazione il senatore e segretario regionale del PD Abruzzo Michele Fina.

Il mandato ricevuto dalla neosegretaria Elly Schlein, come ha confermato lo stesso Fina, è di certo un attestato di grande fiducia ma anche un ruolo complesso di grande responsabilità. Tale nomina è senza alcun dubbio frutto dell’impegno e della lealtà che il senatore ha dimostrato nel percorso di costruzione e avanzamento della mozione Schlein. Ricordiamo che la discesa in campo di Fina al fianco del progetto di Schlein risale a tempi non sospetti, quando la vittoria appariva lontanissima e Bonaccini veniva percepito con un vincitore annunciato.

Di tutto ciò Fina è stato ripagato con un’investitura che di certo porta con sé oneri e onori. Proprio sull’onda di quanto abbiamo appena affermato abbiamo voluto chiedere al neotesoriere quale significato attribuisce a tale nomina:

Sto ancora cercando di capire quali siano i contorni di questo ruolo, senza dubbio è un ruolo delicato e complesso perché vuol dire diventare il legale rappresentante del partito, assumere la gestione del personale e le politiche economiche, tutte cose molto delicate. È chiaro che per assumere questo ruolo c'è bisogno innanzitutto di un rapporto di fiducia assoluta con la segretaria politica, ovvero Elly Schlein, che devo dire ho conosciuto affondo e con la quale si è costruita una grande amicizia e solidarietà politica. Ho accettato questo compito con lo spirito di chi vuole dare una mano, innanzi tutto a lei che sta facendo un lavoro straordinario, sia quello che abbiamo visto nel corso delle primarie ma anche quello che è accaduto dopo con la sua elezione. A parer mio Schlein sta portando il corpo della leader del più importante partito del centrosinistra lì nei luoghi dove questo partito deve tornare, non solo tra le persone ma in sintonia con le idee che rappresentano i nostri valori di fondo e che rappresentano anche l'attuale realtà. Troppo spesso nel passato ci siamo persi in formule politiche distanti dalle persone; invece, lei ha dimostrato che è possibile con credibilità, chiarezza e nettezza nelle posizioni restituirci un popolo e attuare quello che lei stessa chiama un ricongiungimento familiare.

Inoltre Fina ha confessato all’interno dell’intervista, che tale nomina era tutt’altro che annunciata, parla infatti di “sorpresa assoluta” arrivata a sole 24 ore dall’assemblea nazionale.

Naturalmente in queste settimane ci siamo molto sentiti e ho provato a darle tutte le volte che me lo ha chiesto consigli e suggerimenti, anche sulla scorta della mia esperienza, non mi aspettavo questa nomina e quando me lo ha chiesto naturalmente ho riflettuto su questa richiesta che mi è apparsa molto affettuosa. Innanzitutto, non me lo aspettavo perché svolgo il ruolo di segretario regionale e sono in Parlamento per questo non ho mai immaginato di assumere ulteriori ruoli. Resta il fatto che la mia missione più importante rimane quella di fare il segretario regionale e concludere il mandato che mi è stato affidato tre anni e mezzo fa, ovvero di restituire alla coalizione di centrosinistra la guida dell’Abruzzo.”

Nel corso dell’intervista Fina ha più volte sottolineato che il ruolo preminente che gli è stato affidato è frutto di un percorso collettivo che, come tale procederà. Fina ha infatti assicurato che il fatto di sedere accanto alla Segretaria nazionale sarà un’occasione messa a disposizione dell’Abruzzo e delle tante azioni che meritano maggiore attenzione.

Nel parlare dell’esperienza sul territorio Fina ha sottolineato l’importanza del risultato raggiunto nella città dell’Aquila dalla mozione Schlein e la soddisfazione per l’elezione di Massimo Prosperococco nell’Assemblea Nazionale. Su quest’ultima il segretario si è soffermato ricordando che è frutto della candidatura di un militante tesseratosi da poco e conosciuto per le sue battaglie, una candidatura scelta facendo fare un passo indietro alle figure apicali del partito. Questa viene presentata come la linea della Schlein anche facendo riferimento al percorso della costituente democratica costituitasi a L’Aquila di cui fina parla come di un’apripista per il percorso nazionale. Fina parla del nuovo PD come di un moderno partito laburista in cui diritti civili e diritti sociali sono due facce della stessa medaglia, e in cui progresso e giustizia ambientale coesistono nell’idea di futuro, un partito progressista radicale ma anche plurale ed unitario.

Abbiamo sollecitato Fina proprio sul tema dell’unità in particolare riguardo al territorio abruzzese e alle componenti nominate nella direzione nazionale che ricordiamo per l’Abruzzo sono Emanuele Felice e Claudio Mastrangelo, della mozione Schlein, e Stefania Pezzopane e Leila Kechoud, della mozione Bonaccini.

Quelle elette in Abruzzo sono figure diverse, ma il nostro è un partito plurale e tutte saranno rappresentate come è giusto che sia nella direzione del partito, però questo pluralismo deve anche essere rispettoso della nettezza del messaggio che è venuto dal voto delle primarie e dalla linea politica che è stata promossa dalla Schlein, che dovrà essere sostenuta con grande generosità anche da parte di coloro che non l’hanno votata. In passato, in alcuni frangenti, abbiamo pensato che le primarie fossero delle elezioni tra avversari, ma le primarie sono innanzitutto un confronto tra opzioni, anche diverse, ma all'interno dello stesso partito.

L’ultimo tema che abbiamo affrontato nell’intervista ha riguardato invece le imminenti elezioni regionali in Abruzzo, prima delle quali dovrà svolgersi il congresso regionale del PD Abruzzo, del quale proprio oggi discuterà la direzione. Fina non ha rivelato se sarà ricandidato alla segreteria, ma ha sottolineato che farà di tutto affinché lo spirito unitario che lui ha cercato di promuovere in questi anni venga portato avanti. Non sono stati svelati nomi di candidati alla presidenza della regione ma la strategia che si vuole portare avanti è quella di un’alleanza il più larga possibile, all’interno della quale sia presente il Movimento 5 stelle e tutti coloro che sono alternativi alla destra.

Possiamo costruire un'alleanza inedita in virtù dei rapporti che si sono costruiti a livello territoriale e del fatto che condividiamo oggi alcune amministrazioni comunali ma anche dell’ottima collaborazione sia in regione che in Parlamento si sta portando avanti. Decisivo potrà essere anche il nuovo clima e i nuovi rapporti a livello nazionale, ovviamente la sfida del PD sarà provare a far cadere i veti e provare a mettere insieme più forze possibili, tutte quelle alternative attualmente al centrodestra".


Non ci resta che fare un in bocca al lupo al nuovo tesoriere e al nuovo PD tenendo presente che la società è satura di idee e proposte tradite. Non possono più esserci errori nè passi falsi. 

Ultima modifica il Sabato, 18 Marzo 2023 16:20

Articoli correlati (da tag)

Chiudi