Giovedì, 19 Settembre 2013 15:58

Bilancio preventivo, i conti non tornano. Mancini, "Situazione disastrosa"

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Non tornano i conti nelle casse del Comune dell'Aquila. Poco meno di una settimana fa, il 13 settembre, con delibera numero 424, la Giunta ha approvato, per quanto di competenza, la proposta predisposta dal Settore Finanziario per la "ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri generali di bilancio".

Un impegno che l'organo consiliare è chiamato a rispettare ogni anno, entro il 30 settembre: la mancata adozione della ricognizione dei programmi e della verifica del bilancio equivale, infatti, alla mancata approvazione del bilancio di previsione.

Chiarito il procedimento, arriviamo ai numeri. Il Consiglio comunale ha approvato il Rendiconto della Gestione 2012 - che comprende il Conto del bilancio, il Conto del patrimonio e il Conto economico - il 30 aprile di quest'anno. Con un avanzo di amministrazione di poco più di 99milioni di euro, così ripartiti: 77milioni sono fondi di destinazione specifica, 22milioni e 350mila euro, invece, sono vincolati al pagamento dei debiti fuori bilancio.

Due mesi dopo, il 28 giugno, è stato approvato il Bilancio di previsione per il 2013. L'avanzo di amministrazione è stato applicato per l'importo di 8milioni e 177mila euro:

  • 7.047.643,23 per le spese correnti;
  • 630mila come contributo straordinario al Ctgs;
  • 500mila per la manutenzione del verde pubblico, l'illuminazione e le strade;
  • 80mila per la manutenzione straordinaria immobili;
  • 50mila come contributo Perdonanza 2009.

Con un semplice calcolo, si evince che l'avanzo di amministrazione 2012 disponibile per coprire i debiti fuori bilancio è poco più di 14milioni. Peccato che i debiti riconosciuti dall'amministrazione ammontino a 16milioni e mezzo. Insomma, mancano più di due milioni.

A denunciarlo, in una conferenza stampa convocata in mattinata, il consigliere d'opposizione Angelo Mancini: "Siamo dinanzi ad una verifica degli equilibri di bilancio non veritiera a livello amministrativo e contabile". Con la conseguenza, tra l'altro, che i debiti fuori bilancio si accumulano nei cassetti fino al contenzioso con i creditori che ottengono, spesso, il pignoramento delle somme. E nell'ammanco di 2milioni e mezzo non si stanno considerando i debiti con le municipalizzate: oltre 5milioni e mezzo con l'Asm e 1milione e 360mila con il Sed. Totale: quasi 7milioni. "Preoccupante, se è vero che andranno riallineati i bilanci delle società per azioni con quello del Comune dell'Aquila entro la fine di ottobre, per legge", aggiuge Mancini.

Per quel che riguarda l'attuazione dei programmi, la situazione a sentire il consigliere Idv è a dir poco drammatica. Partiamo dalla ricostruzione. Il Comune dell'Aquila ha messo in bilancio 1miliardo di euro senza adeguata copertura finanziaria. Con la delibera Cipe del 2012, infatti, lo Stato ha stanziato 985milioni di euro: 660milioni per il 2013, 167milioni per il 2014 e 158milioni per il 2015. In altre parole, si sta impegnando più di quanto assicurato. Inoltre, viene impegnato tutto come competenza per il 2013, anche i fondi che arriveranno nei prossimi anni e di cui, però, non si ha la copertura finanziaria. "Un vero e proprio imbroglio", attacca Mancini.

"Il dirigente Fabrizi ha comunicato ieri che sono già stati impegnati 800milioni e che si arriverà al miliardo entro la fine dell'anno. Che sistema stanno utilizzando? Autorizzano i buoni contributo dilanzionandoli negli anni a venire. Non si può fare, però: non si può autorizzare un contributo per competenza, senza avere la copertura di cassa. Si può autorizzare solo quanto c'è di competenza per il 2013: 660milioni. Ora l'assessore Di Stefano, che tutto conosce e tutto giudica, dirà che non è vero: spieghi, allora, quale norma della contabilità pubblica lo permette. Quale norma permette di impegnare finanziamenti che arriveranno in anni successivi?".

"La cosa più grave", incalza Mancini, "è che siamo alla fine di settembre e per settori importantissimi, come il sociale, non è stato impegnato neanche un euro". In effetti, i dati confermano che i soldi bloccati in conto capitale non vengono impiegati: "il fallimento di questa Giunta", sottolinea il consigliere d'opposizione.

Alla voce spesa del bilancio, si legge che l'amministrazione ha previsto 719mila euro in conto capitale per l'istruzione pubblica impegnando però, ad oggi, neanche un euro. Per sport e ricreazione ci sono 909mila euro bloccati e non ancora impegnati. Per la viabilità e il traporto, dei 28milioni in conto capitale sono stati impegnati solo 200mila euro (lo 0,71%). Ancor più grave la situazione del settore territorio e ambiente: impegnato solo lo 0,21% del milione e 982mila euro bloccati.

"La percentuale media dei fondi effettivamente impegnati rispetto al conto capitale è del 23%", spiega Mancini. "La media raggiunge questi livelli, però, solo grazie a quanto impegnato nella ricostruzione. E' gravissimo: non si sa come impiegare dei fondi che sarebbero ossigeno per settori importantissimi della vita cittadina. E non dicano che il bilancio è stato approvato solo tre mesi fa: in passato, quando c'era la volontà politica, si impegnavano fondi in dodicesimi rispetto al bilancio dell'anno precedente".

"Non siamo neanche alla denuncia che non si realizzano i progetti finanziati", conclude Mancini. "L'amministrazione non è proprio in grado di impegnare i fondi".

Pronta la replica dell'assessore al Bilancio, Lelio De Santis: "Sulla salvaguardia degli equilibri di Bilancio il consigliere Mancini fa solo terrorismo politico, sciorinando cifre e dati interpretati a piacimento, con il solo scopo di attaccare, sul piano politico, l'Amministrazione comunale".

Per evitare quella che definisce una "operazione di disinformazione scientifica e di terrorismo politico", l'assessore ha precisato in una nota che "la delibera in questione è stata costruita in modo impeccabile sul piano tecnico. La regolarità dell'atto e la veridicità delle cifre sono attestati dal dirigente del Settore Finanziario e dal Collegio dei Revisori dei Conti, i soli abilitati per legge a farlo", continua De Santis. "A questo, del resto, dobbiamo attenerci fino al momento in cui questa incombenza non sarà affidata ad un Consigliere comunale".

"Sul piano politico", attacca l'assessore, "mi preme evidenziare che la delibera è stata esaminata dalla Commissione consiliare Bilancio nel corso di ben 3 sedute successive, alla presenza di tutti i dirigenti comunali, oltre che dei Revisori dei Conti, ed è stata approvata con un solo voto contrario, con 2 astenuti. Il Consigliere, Mancini, ha ritenuto di non dover partecipare al voto e di lasciare l'aula, preferendo la protesta al confronto".

"L'indirizzo politico dell'assessore e dell'Amministrazione attiva è stato chiaro e netto nel sollecitare o intimare a tutti i dirigenti di far emergere ogni situazione debitoria per fare luce, una volte per tutte, sulle criticità finanziarie che derivano, è bene ricordarlo, dalle gestioni amministrative di almeno vent'anni", ha concluso De Santis.

 

Ultima modifica il Giovedì, 19 Settembre 2013 23:53

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