Sabato, 21 Settembre 2013 15:42

Cialente scatenato: "Non ho più una maggioranza, si torni alle urne"

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"Vedo, con crescente stupore, prima ancora che preoccupazione, una instabilità della maggioranza. La giunta si sta massacrando. Gli uffici non riscono a tener dietro. Propongo un patto tra gentiluomini: decidiamo di ridurre al minimo la fase di commissariamento e torniamo alle urne". Firmato Massimo Cialente.

Dopo la bagarre andata in scena ieri in consiglio comunale sulla ratifica dell'accordo di programma riguardante la realizzazione del parco urbano di Piazza D'Armi ("una fiera delle ipocrisie"), il sindaco dell'Aquila, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook,constata di non avere più una maggioranza e chiede di tornare alle urne il prima possibile (probabilmente a marzo) per evitare il commissariamento.

Scrive Cialente: "Attualmente il consiglio comunale, per legge, ha 32 consiglieri, 18 di maggioranza e 14 di opposizione. Ciò comporta che bastano due tre consilieri per mandare sotto la maggioranza". Facendo nomi e cognomi, il sindaco dice chi sono i "due/tre" che l'hanno sfiduciato: Antonello Bernardi del Pd, Giuseppe Ludovici dell'Api e Ermanno Giorgi.

Cialente, tuttavia, ne ha anche per Enrico Perilli della Federazione della Sinistra  e anche per il capogruppo del Pd Capri, reo di essersi scagliato, qualche giorno fa, contro Di Stefano, in una riunione riguardante la redazione del nuovo piano regolatore.

Di seguito la nota integrale pubblicata dal sindaco su Facebook

DISCORSO MOLTO SERIO PRENDENDO SPUNTO DA QUANTO ACCADUTO IERI IN CONSIGLIO COMUNALE.
Premessa: in politica la forma ed il rispetto delle regole sono sostanza!!
Come si forma una candidatura a Sindaco e le liste collegate?

Il candidato Sindaco presenta un programma elettorale; i candidati consiglieri lo leggono, se lo accettano si candidano nelle varie liste, esprimendo fiducia nel candidato Sindaco e di fatto sottoscrivendo il programma. Il candidato Sindaco firma le liste a lui collegate, accettando i singoli nomi ai quali quindi ricambia la stessa fiducia.
QUESTE SONO LE REGOLE PREVISTE DALLA LEGGE, TANTO E' VERO CHE SE NON HAI UN PROGRAMMA DEPOSITATO, NON TI PUOI CANDIDARE.

Mi dovete riconoscere che in qualsiasi competizione elettorale io abbia mai corso, ho sempre presentato un programma molto dettagliato. L'ultimo, che come è noto con voto consiliare è divenuto anche programma di mandato, è stato redatto, in numerose assemblee, con le cittadine e cittadini nonchè i partiti del centrosinista (devo dire alcuni hanno partecipato un po' distrattamente....non gliene poteva importare di meno....ma questo è un altro discorso!).

Su Piazza d'Armi si discusse a lungo, anche perchè che ci andasse il teatro (donato dall'Australia) ed il relativo parcheggio, che ci andassero gli impianti sportivi già si sapeva. Quindi i consilieri di maggioranza erano edotti. Se non gli stava bene, non si dovevano candidare con il centrosinistra, poichè chi li ha votati li ha anche votati sapendo che avrebbero difeso quell'impostazione.

Impostazione vincente, se è vero come è vero, che poi il progetto , che ha vinto un concorso internazionale di idee (controllato passo passo anche da una delegazione dei cittadini, guidata dall'attuale Cittadina Blundo), ha ottenuto il massimo riconoscimento, arrivando primo ed ottenendo il massimo finanziamento di euro 15 milioni, al Concorso nazionale "città d'Italia". Ha vinto per la sua completezza e spirito innovativo, perchè contiene 8 ettari di parco, una grande struttura culturale, impianti sportivi, relativi parcheggi e servizi.

Le critiche a Perilli e Bernardi

Allora il voto contrario di Perilli, peraltro presidente della II commissione come si spiega? Egli si giustifica dicendo che circa 8-10 anni fa, votò in consiglio un ordine del giorno in cui chiedeva che lì vi fosse solo prato. Ma allora non ha letto il programma elettorale che pure ha sottoscritto?

E Bernardi, che ieri ha esternato la sua coerenza ambientalista , non aveva letto il programma? Ma parla proprio lui, che è stato il più violento sostenitore della localizzazione del mercato ambulante in Piazza d'Armi , primo firmatario dell'ordine del giorno che ha portato ad un'opera costata 1,8 milioni di euro che gli stessi ambulanti che lo hanno preteso, occupando Viale corrado IV e Comune, oggi devono riconoscere che avevamo ragione Fanfani ed io che non avrebbe funzionato?Il centrodestra voleva fare di Piazza d'Armi un "parco degli affari"

Ma ieri vi è stata propria la fiera delle ipocrisie. Imprudente, D'Eramo e Colonna, sono i reduci di quel centrodestra che tentò di far mancare il numero legale nell'ultimo giorno utile per acquistare, ad 1,8 milioni di euro, dall'agenzia del demanio, un'area che ne vale oltre 8 milioni. Lo fecero, (sperando di favorire qualche speculatore immobiliare) perchè Tempesta, l'allora assessore Carli e l'intera destra, volevano fare dell'area il "parco degli affari", vale a dire palazzi e grattacieli. Ieri hanno votato contro perchè dicono che vi è poco verde e poche panchine, scoprendosi improvvisamente ambientalisti, loro che avevano anche presentato il PRUST sulla murata Gigotti. (Ma mi faccia il piacere! gridava il grande Totò!) Fidano sulla scarsa memoria degli aquilani, che prendono da anni per i fondelli. (ritroverò gli atti e li pubblicherò, perchè credo che ormai serva chiarezza, e , per chi l'ha, un minimo di onestà intellettuale).

"Maggioranza instabile, si torni alle urne"

Ma quanto accaduto ieri, e nella riunione di maggioranza, a mio avviso indica ben altro. Vedo, con cresecente stupore, prima ancora che preoccupazione, una instabilità della maggioranza. Stupore perchè anzichè sentire sino in fondo la terribile responsabilità che grava sulle nostre spalle, si bada molto alla propria visibilità personale, del proprio partito, di propri interessi. Non tutti, chiaramente, ma alcuni sì.
Attualmente il consiglio comunale, per legge, ha 32 consiglieri, 18 di maggioranza e 14 di opposizione. Ciò comporta che bastano due tre consilieri per mandare sotto la maggioranza.

Ormai il gonsigliere Ludovici Giuseppe, eletto con l'API, è uscito dalla maggioranza. Non ho accettato un ricatto: o nomini presidente dell'ex OMPI il dott. Tiberi (già assessore del centrodestra) o io, che "ho preso i voti", passo all'opposizione. Cacciandolo dal mio ufficio, gli ho detto di farlo pure. Siamo passati da 18 a 14 a 17 a 15.

Il consigliere Bernardi, sebbene sia il vicecapogruppo del PD, che dovrebbe essere il partito di riferimento della maggioranza, il suo connettivo, raramente vota a favore, (ha sempre una sua coerenza del momento) per cui siamo ormai 16 a 16.

Il Consigliere Ermanno Giorgi, è ormai un po' in bilico, anche perchè si è già dimesso da vicepresidente del Consiglio. Lunedì alle 13 viene con lo stato maggiore del suo partito per un chiarimento definitivo. Potremmo andare a 15 voti di maggioranza e 17 di opposizione.

Il capogruppo del PD l'altra sera ha detto chiaramente che è pronto a mandarmi a casa, attaccando durissimamente il suo assessore Di Stefano, il suo segretario di partito Albano, il suo collega di gruppo Palumbo. Credo che il problema è che lui vorrebbe che si desse un ruolo importante , nella redazione del nuovo piano regolatore all'ex candidato sindaco del PDL Prof Pierluigi Properzi.

Perchè racconto tutto? Queste cose sono sempre avvenute, anzi nella scorsa consigliatura fu peggio. Ma prima del terremoto queste vicende, molto ma molto personali, le gestivo, quasi divertendomi (seppure indignato). OGGI, POICHE' LA CITTA' NON LE PUO ACCETTARE, IO NON LE ACCETTO.

La città non le può accettare perchè sta vivendo una delle fasi più drammatiche della sua storia, e, soprattutto, perchè è impegnata su tre fronti: ricostruzione, progetto strategico di sviluppo, ordinaria amministrazione. Un compito da far tremare le vene ai polsi.

Ma soprattutto non può perchè fuori dalle stanze dove si svolgono i ridicoli riti dell'ipocrisia , ci sono ormai migliaia di cittadini, giovani e non giovani, disoccupati, famiglie disperate, persone che chiedono risposte. La giunta si sta massacrando. Gli uffici non riscono a tener dietro. I comuni non hanno una lira.

Ho chiesto questa mattina al segretario del PD di convocare sindaco, assessori , gruppo consiliare ed attivo degli iscritti. Gli ho spiegato che soprattutto il PD, che vede fibrillare il proprio capogruppo e vicecapogruppo, mi deve far sapere cosa vuole fare. Ma me lo deve dire il partito, non i consiglieri!

Gli ho anche detto come la penso: SE SI DEVE ANDARE AVANTI A STENTO IN QUESTO NON GOVERNO, FATTO DI VETI INCROCIATI E TUTELA DEI PROPRI DISEGNI, SARA' GIUSTO RIDARE LA PAROLA AI CITTADINI.

PROPONGO PERTANTO UN PATTO FRA GENTILUOMINI. DECIDIAMO DI RIDURRE AL MINIMO LA FASE DI COMMISSARIAMENTO E TORNIAMO ALLE URNE.

IL PD si candida a guidare la regione, mostri di saper risolvere i suoi problemi per guidare L'Aquila. Su Ludovici non conto, poichè il vecchio del vecchio più vecchio, non credo che possa capire che i tempi dei ricattucci è finito. Non è colpa sua. E' colpa mia per averne accettato la candidatura. Dovevo saperlo!

Ps. Tra poco si potrebbe ballare ancora di più. Si devono rinominare le presidenze delle aziende....sai che storie!!!!!!!!


Ricostruzione. Cialente: "Trigilia vive su un altro pianeta"

Sempre su Facebook, diventato ormai il suo canale di comunicazione preferito, Cialente non risparmia critiche nemmeno al ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia. Quest'ultimo, in una nota, aveva rassicurato il Comune, in particolare l'assessore Di Stefano, che aveva lanciato l'allarme, sulla disponibilità, anche per i prossimi mesi, dei fondi per la ricostruzione. Cialente racconta un'altra versione e accusa Trigilia di vivere su un altro pianeta.

La nota di Cialente

Sono molto preoccupato, davvero.

Leggo stamane il comunicato del Ministro Trigilia in risposta alle dichiarazione dell'Assessore Di Stefano e del Dott. Aielli che, illustrando la situazione reale della ricostruzione, denunciavano la mancanza di fondi.

Preoccupato perchè il Ministro sembra arrivare davvero da un altro pianeta. Chiaramente il comunicato non lo ha scritto lui, ma questo testimonia ancor più che il governo non ci sta capendo niente (o finge di non capire).

I 985 milioni di euro, che abbiamo speso in meno di 8 mesi, sono la parte che spettava al Comune dell'Aquila, per la ricostruzione privata, di quei 2 miliardi di euro, sul totale dei 4 che stanziò nel 2009 per noi il governo Berlusconi, che poi per il resto se ne infischiò.
Direi che sono i soldi "vecchi" per la ricostruzione delle periferie, soprattutto. Soldi che se non avessimo avuto fra i piedi Chiodi e Fontana, avremmo potuto già utilizzare nel 2012.

Il 21 marzo, come ricorderete, venne il Ministro Barca, governo italiano, non libanese o portoghese. Si permise di dire che siamo un pò menagramo, ci spronò, ma soprattutto approvò , concordò, sottoscrisse, il cronoprogramma presentato dal Comune dell'Aquila, che prevedeva di ricostruire in 5 anni. 816 milioni di competenza per il 2013, 1. miliardo e due per il 14, un miliardo l'anno per gli altri 3 anni.
Ricostruire in 5 anni è forse un nostro capriccio? NO. E' CHE SAPPIAMO BENE CHE POSSIAMO CHIEDERE ALLA CITTA', MA SOPRATTUTTO AI GiOVANI, DI TENERE DURO ANCORA 5 ANNI A VIVERE UNA NON CITTA', NON CERTO 8 10 ANNI.

Il governo Monti ci assicurò allora , alla vigilia dell'elezione del Presidente della Repubblica, i soldi per il 2013.
Letta si ritrovò con il problema IMU ed IVA imposto dal PDL, ed alla fine concesse 1.200 milioni in sei anni, a partire dal 2014, spiegandomi che con la legge di stabilità avrebbe finanziato il 2014, poichè di fatto il miliardo e due doveva tamponare e soddisfare il 2013 (mi rendo conto che è complicato, ma è così).
Allora, come spiegato tre giorni fa, con Di Stefano ed Aielli siamo andati alla cassa deposito e prestiti, e ci siamo inventati un factoring per anticipare la cassa , per il 2013, della competenza del miliardo e due.S iamo pronti con i progetti. Se ci danno questi soldi, finanziamo progetti per oltre 500 milioni, stando dentro al cronoprogramma.
Ecco perchè dico che siamo bravissimi. Perchè stiamo correndo come pazzi secondo l'ambizioso progetto che ci siamo dato (fra lo sfotto dell'opposizione, in partcolare Angelo Mancini).

Adesso Trigilia ( o chi per lui) pensa di dirci e farci bere che il miliardo e due finanzia il 2014. Non esiste, Vorrebbe dire perdere un anno di ricostruzione.
PER IL 2014 SERVE UN ALTRO MILIARDO E DUE DI COMPETENZA.

E qui scatta la mia seconda e più grave preoccupazione. Ieri sera, su SKY (dopo un consolatorio consiglio comunale) apprendo dalla conferenza stampa di Letta con Saccomanni, che siamo al 3,1 del rapporto debito/PIL. Che quindi dobbiamo rientrare.

Domanda: c'è L'Aquila in questo 3,1, da ridurre a 3, oppure non ci siamo? Perchè se non ci siamo, salta ancora di più la ricostruzione.
Oggi, sebbene sia sabato, cercherò di sentire il governo.
COMINCIAMO A MOBILITARCI DI NUOVO.



Ultima modifica il Domenica, 22 Settembre 2013 22:31

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