Venerdì, 11 Settembre 2020 22:08

Coronation, un film su Wuhan e Covid 19 da vedere on line

di 

CORONATION E COVIDDì - Nella settimana che segue la manifestazione che ha raccolto, a Roma, no mask, no covid, ma abbracciamoci collettivamente per un bacio appassionato, è utile segnalare un film che possiamo vedere tutti spendendo 5 euro qui. È stato girato a Wuhan, la città simbolo dell’inizio dell’epidemia del nuovo Coronavirus dalla fine del 2019, il regista è l’artista dissidente Ai Weiwei che, dall’Europa, ha dato indicazioni sulle ripresa a dei filmmaker locali ‘in incognito’; si intitola Coronation, racconta le vicende umane e ospedaliere a Wuhan dal gennaio 2020. “Ci vuole un po’ di coraggio per guardare tutto Coronation. Perché oltre al virus si intuisce, dietro, un possente sistema totalitario, che stenta a ridarti le ceneri di tuo padre, ma offre uno sconto sulla cremazione. Che convoca ordinatamente i parenti delle vittime per restituire un sacchetto ben schiacciato in un’urna: “Morti dal numero…al numero…”. La gente aspetta, muta…Una spaventosa solitudine affiora in Coronation. Ma, anche, un fatto oggettivo: già a gennaio è evidente che negli ospedali si conosce bene la potenza del virus”, scrive Marina Corradi di Avvenire. Il regista si sarebbe anche lamentato della non accoglienza del film nei festival e sulle piattaforme in streaming.

VENEZIA E OSCAR - Poi la Mostra del cinema di Venezia di cui avevamo parlato qui, che corre verso la sua conclusione con l’attesa nomina dei vincitori o vincitrici.

Intanto gli Oscar hanno suscitato un vivace dibattito con la notizia che dal 2024 i titoli ammessi alla candidatura come miglior film dovranno rispettare degli standard di equilibrata rappresentanza di genere e di culture. Per gli Oscar del futuro sono stati quindi definiti quattro parametri: almeno uno degli attori principali deve provenire culture meno rappresentate, stessa cosa per almeno il 30% di attori in ruoli secondari e per i responsabili della troupe tecnica, l’argomento del film deve considerare temi legati alle donne, a minoranze, alla cultura LGBTQ+, persone con disabilità. Tra questi quattro almeno due vanno rispettati da un film che vuole ambire alla statuetta come miglior film.

IN SALA – I cinema continuano nella loro graduale e controllata riapertura al pubblico e l’effetto festival di Venezia dovrebbe favorire gli incassi di film che arrivano direttamente da lì come quello di Gianfranco Rosi, Notturno, Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Non odiare di Mauro Mancini con Alessandro Gassmann, Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio con Salvatore Esposito. In uscita, tra gli altri, anche Chiamate un dottore!, commedia francese di Tristan Séguéla e quella italiana Magari resto di Mario Parruccini.

Tratto da: Hai letto di... #87- frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 7-11 settembre 2020.

Ultima modifica il Sabato, 12 Settembre 2020 10:39

Articoli correlati (da tag)

Chiudi