Martedì, 01 Dicembre 2015 14:47

Abruzzo Engineering, esposto M5S. Pietrucci: "Bisognerebbe avere la cura di informarsi"

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Il M5S presenta un esposto alla Corte dei Conti sull'attività di Abruzzo Engineering.

Ad oggi, come spesso sottolineato dai pentastellati, "la società in house sta lavorando per il Comune dell'Aquila in violazione delle norme che regolano l'affidamento in-house, mentre restano ancora esclusi gli idonei del cosiddetto 'Concorsone'".

"Non si tratta solo di una questione di priorità - spiega Gianluca Ranieri, firmatario dell'esposto - ma di un danno erariale. Infatti, dal 14 settembre 2015, sono ben 111 unità di personale AE per un impegno di spesa di € 1.650.000. Praticamente - specifica Ranieri - circa € 4.250,00 al mese ad unità di personale impiegato, più del doppio di quello che costerebbe un normale impiegato assunto direttamente dalla pubblica amministrazione. Queste persone - continua - sono ancora impiegate in servizi di supporto alle attività di ricostruzione fino al 31 dicembre 2015, ma questo è un affidamento che riteniamo illegittimo, come spesso sotenuto".

Chi pagherà tutto questo?, si domanda il cittadino a Cinque stelle. Che poi aggiunge: "Mi aspetto che la magistratura contabile conduca dei seri approfondimenti su tutta la vicenda per responsabilità erariale di Amministratori, Dirigenti, Funzionari, Responsabili, titolari, ulteriori organi o dipendenti tutti della Regione Abruzzo, della Provincia di L'Aquila, del Comune dell'Aquila, dell'Ufficio Speciale per la ricostruzione dell'Aquila e della società Abruzzo Engineering S.C.p.A. e, comunque, di tutti i soggetti coinvolti o da loro incaricati, attesa la presunta disattenta e riprovevole gestione delle risorse finanziarie pubbliche".

"Intanto - conclude Ranieri - il Presidente D'Alfonso cerca di reperire in Europa i fondi per tenere in vita l'azienda. Ennesima riprova che di questo carrozzone la maggioranza non sa che fare e che dietro questo salvataggio non c'è alcun progetto, ma solo un'operazione clientelare. Una pessima gestione della cosa pubblica, ancora una volta". 

Immediata la replica del consigliere regionale e presidente della Commissione, Pierpaolo Pietrucci, che ha inteso sottolineare come nel presentare un esposto alla Corte dei Conti su un argomento tanto complesso bisognerebbe "sentire il dovere e avere la cura di informarsi su fatti e cifre reali".

"Come firmatario del progetto di Legge 126/2015, recante "Disposizioni riguardanti Abruzzo Engineering Spa, poi approvato dal Consiglio Regionale d’Abruzzo" - ha spiegato Pietrucci - sento la necessità di fare alcune puntualizzazioni a beneficio del Consigliere Ranieri e di tutti coloro ai quali, evidentemente, della ricostruzione della città Capoluogo d’Abruzzo poco importa. Dalle informazioni in mio possesso, il personale di AE impiegato nella Ricostruzione con la convenzione richiamata del 15 settembre (a scadenza il 31/12) è pari a 121 unità e non 111. Mi pare che il costo non sia quello dichiarato nell’esposto dal Consigliere Ranieri, in cui è indicata una cifra comprensiva di Iva (che viene trattenuta alla fonte direttamente dal Committente), ma di quasi 1000 euro di meno al mese per persona, comprensivo, peraltro, di postazione ufficio, computer, software, stampanti, toner cancelleria, vetture per sopralluoghi e interventi".

Un costo assolutamente in linea, se non inferiore, a parità di livello degli altri soggetti impiegati nelle attività di Ricostruzione, scrive Pietrucci. Ribadendo, poi, che nel paragonare i costi, al Consigliere Ranieri potrebbe sfuggire che alla busta paga lorda di un qualsiasi dipendente si deve aggiungere circa il 37% a carico esclusivo del datore di lavoro concernente Inps, Inail, fondi integrativi, TFR. "Sulla legittimità dell’affidamento si è espressa, con parere più autorevole di Ranieri, l’Avvocatura dello Stato il 1 settembre 2015 e l’economicità dello stesso è verificabile presso gli uffici della Ricostruzione in qualsiasi momento", aggiunge quindi il consigliere democrat. 

"Mi consta, inoltre, che l’affidamento di lavori avvenga da parte dell’Usra, soggetto costituito proprio da Regione Abruzzo, insieme ad altri enti e ministeri. Non c’è nessuna competizione con gli 'idonei' del concorsone, perché AE fornisce un servizio tecnico onnicomprensivo che si chiude alla fine delle convenzioni stipulate e che non ha nulla a che fare con la rivendicazione di un’assunzione a tempo indeterminato presso gli Enti, come peraltro già sancito da una recente sentenza del Tar. Penso infine - si legge ancora nella nota - che il collega Consigliere Ranieri sia male informato anche rispetto ai presunti fondi Europei da utilizzare per sostenere AE, cosa assolutamente falsa e riscontrabile nel piano industriale a lui illustrato, come agli altri colleghi Consiglieri, e che può essere visionato nella sua puntualità in qualsiasi momento".

Come firmatario del Progetto di Legge discusso e approvato dal Consiglio Regionale, Pietrucci ribadisce infine di essersi assunto la responsabilità di salvaguardare un’Azienda "della quale, l’attuale governo regionale, ha ereditato un contenzioso di circa 30 milioni di euro, imputabili e creati da altre gestioni e governi regionali, e di chiuderli a 4.5 milioni di euro. Ultimo, ma non meno importante, con la mia legge abbiamo dotato AE di un piano industriale che nel rapporto uscite-maggiori introiti è quasi a costo zero per per la Regione Abruzzo. Alla definitiva partenza di questo Piano Industriale sarà adesso responsabilità della Società, con oculata gestione avviata, dimostrarne efficienza e sostenibilità".

 

L'assessore Pietro Di Stefano: "Ranieri dimostra approssimazione mista a saccenza"

 

"Gianluca Ranieri, consigliere del M5S in Regione, dimostra approssimazione mista a saccenza nelle sue dichiarazioni su Abruzzo Engineering".

Si legge in una nota dell'assessore alla Ricostruzione del Comune dell'Aquila, Pietro Di Stefano. "Minaccia esposti alla Corte dei Conti senza sapere che AE presta la propria opera nella Ricostruzione post sisma, coprendo, di fatto e solo in parte, la carenza di personale che gli Enti pubblici denunciano per fronteggiare, dopo il 6 aprile 2009, le centinaia di migliaia di pratiche dei cittadini abruzzesi che aspettano di veder tornare agibile la propria abitazione. Ma il consigliere preferisce evocare il personale Ripam in graduatoria come ipotetico contingente da assumere e lo fa strumentalmente solo per inoculare veleno tra questo e le Pubbliche amministrazioni".

Se il consigliere avesse solo sfogliato le leggi, aggiunge Di Stefano, "saprebbe bene che è impossibile attingere dalla graduatoria Ripam, in quanto il contingente di personale assegnato con la legge 134/2012 è ben individuato mentre per il personale precario, proveniente dall'emergenza, si è dovuto far ricorso ad una proroga di legge condensata in un emendamento all'interno della legge di stabilità 2016. L'occupazione dei lavoratori di AE dovrebbe inorgoglire il consigliere regionale poiché ha visto risolta una spinosa questione, ereditata dal passato, che gravava sulle spalle della Regione; a meno di dover pensare in una qualche soddisfazione nel vedere lavoratori che restano senza impiego, resta da chiedersi la natura delle reali intenzioni di siffatta azione proditoria".

Se non ci fossero i lavoratori di AE, ribadisce l'assessore, "di fatto si fermerebbero i lavori, non si pagherebbero le imprese, non si potrebbero controllare i cantieri con il monitoraggio delle maestranze, non andrebbero neppure avanti le pratiche di definizione dei contributi. In sostanza L'Aquila resterebbe congelata nelle sue difficoltà. Mi tornano alla mente i tempi in cui altri hanno attentato alla città nel suo ruolo di capoluogo di regione e di provincia approfittando delle difficoltà post sisma. Vedo il nuovismo dei grillini percorrere le stesse orme di costoro".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Dicembre 2015 12:45

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