Sabato, 12 Dicembre 2015 12:02

L'Aquila, è guerra sui bandi per la gestione degli impianti sportivi

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Il 25 novembre scorso il Comune dell'Aquila indiceva quattro bandi per la presa in gestione di altrettante strutture sportive nelle popolose frazioni di Pianola, Monticchio, Paganica e San Gregorio [leggi i bandi].

Oggi, prima della chiusura degli avvisi di manifestazione di interesse per la gestione dei bandi, insorgono le associazioni sportive dilettantistiche (asd) di due delle quattro frazioni. L'asd Pianola e l'asd Monticchio '88, infatti, accusano duramente l'amministrazione guidata dal sindaco Massimo Cialente, di volere la "morte dello sport". Nei bandi sono diversi gli obblighi che dovranno rispettare le società di gestione, compresi 2400 euro annui di canone di locazione.

"Gli affitti che attualmente vengono percepiti per la gestione degli impianti a malapena coprono i costi di gestione degli stessi - evidenziano polemicamente le due società sportive - ricordiamo come in passato l'amministrazione comunale aiutava economicamente le società nella gestione degli impianti sportivi; gradualmente, nel tempo, il sostegno economico si è abbassato fino a divenire nullo". Ed è proprio lo sport uno dei (pochi) collanti sociali forti della debole comunità aquilana.

Per questo le società sportive di Pianola e Monticchio chiedono di ritirare immediatamente il bando sulla gestione degli impianti sportivi e di essere convocate in un incontro pubblico, "in modo tale che ci si riesca a rendere conto della gravità della misura amministrativa operata". In alternativa, "le società sportive saranno costrette a chiudere".

Nel frattempo, le due associazioni hanno indetto un'assemblea pubblica per parlarne con la popolazione, lunedì 14 dicembre, alle ore 21, nei locali del Centro sociale per gli anziani di Monticchio. (m. fo.)

La nota completa di asd Pianola e asd Monticchio '88

L'amministrazione comunale dell'Aquila vuole la morte dello sport: i nuovi bandi per la gestione degli impianti sportivi delle frazioni sono un modo vergognoso per costringere le società sportive dilettantesche a sciogliersi e, di conseguenza, a chiudere le proprie attività sociali e sportive.

Le difficoltà che hanno dovuto superare le poche realtà sportive rimaste in vita, in particolare a seguito del sisma del 2009, sono forse sconosciute a questa amministrazione: gli impianti sportivi erano stati adibiti a campi di accoglienza; le legittime priorità legate alla ricostruzione hanno portato molti attivisti ad allontanarsi dal mondo sportivo e rinunciare al gravoso impegno che richiede il sostegno e l'organizzazione di una compagine sportiva, ancorchè di bassa categoria; gli affitti che attualmente vengono percepiti per la gestione degli impianti a malapena coprono i costi di gestione degli stessi.

Ricordiamo come in passato l'amministrazione comunale aiutava economicamente le società nella gestione degli impianti sportivi; gradualmente, nel tempo, il sostegno economico si è abbassato fino a divenire nullo: il fatto che oggi si arrivi, addirittura, a dover versare nelle casse comunali ingenti cifre (migliaia di euro) per gestire campi sportivi che, in molti casi, le società hanno manutenuto e migliorato nel tempo è una scelta folle, diseducativa, che allontanerà donne e uomini che, attraverso il mantenimento in vita di una squadra di seconda o terza categoria, hanno finora garantito quel minimo di vita sociale che caratterizza le comunità periferiche della città capoluogo, in particolar modo le frazioni. Siamo al paradosso: invece di premiare chi ha creato le condizioni per dare uno sbocco alle difficoltà (familiari e sociali) dei nostri giovani, dando loro la possibilità di sprigionare nello sport le energie molto spesso negative legate al periodo storico a dir poco difficile che vivono, si sceglie di mortificare, di colpire e di cancellare i tentativi di sopravvivenza dello sport e del sociale sul nostro territorio comunale.

Chiediamo al Sindaco, alla Giunta e ai consiglieri seduti in Comune di ritirare il bando sulla gestione degli impianti sportivi e di convocare al più presto le società sportive dilettantesche in un incontro pubblico, in modo tale che ci si riesca a rendere conto della gravità della misura amministrativa operata; in alternativa, le società sportive saranno costrette a chiudere.

Lunedì 14 dicembre alle ore 21, presso il Centro Sociale Anziani di Monticchio, l'ASD Pianola e l'ASD Monticchio '88 incontreranno la popolazione per parlare di tutte le problematiche. Tutti sono invitati a partecipare.

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