Lunedì, 21 Dicembre 2015 17:54

Poggio Picenze: lotto D Variante Sud, la minoranza critica il sindaco

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Non accennano a placarsi le polemiche sul lotto D della Variante Sud, la nuova strada a scorrimento veloce tra L'Aquila e la piana di S. Pio delle Camere che fa parte del progetto di ammodernamento della s.s. 17.

In merito agli accadimenti degli ultimi giorni, pubblichiamo, qui di seguito, un nota di Berardino Berardi, consigliere di minoranza del comune di Poggio Picenze, capogruppo della lista "La Primavera".

"Dopo più di sei mesi" scrive il consigliere "l’amministrazione attiva, riguardo all’argomento in oggetto, finalmente pare abbia preso una posizione. Va ricordato però che in tutto questo tempo essa ha recitato un ruolo passivo e di secondo piano, lasciaendo ad altri il compito di decidere il futuro del nostro paese e della nostra comunità".

"Probabilmente tutto questo è stato dovuto al fatto che, qualche esponente di spicco della maggioranza, insieme a qualche supporter influente che conduce l’amministrazione nelle scelte, privilegiano secondo una propria opinione personale la soluzione variante nord. Quindi hanno pensato bene di lasciare il pallino in mano ad altre amministrazioni che già si erano espresse favorevolmente per questo tipo di scelta. Di fatto l’amministrazione attiva non ha mai espresso pubblicamente una propria posizione ufficiale,tenendo sempre un finto atteggiamento vago e attendista, lasciando così correre silenziosamente il tavolo verso la soluzione a nord di Poggio Picenze".

"Risultato: mercoledì 9 dicembre 2015 il nostro Sindaco è stato convocato a Roma per la firma variante nord. Sapeva benissimo e con lui tutta la sua maggioranza che cosa andava a fare a Roma e quale tipo di progetto andava ad adottare. Solo noi comuni cittadini non sapevamo nulla e, cosa grave, nessuno si è preoccupato di informarci".

"Ma è successo qualcosa prima del 9 dicembre. Qualche cittadino è venuto a conoscenza del progetto e, vista la sua mostruosità, ha diffuso la notizia e si è subito scatenato un parapiglia tra i tanti cittadini contrari al passaggio a nord, i quali oltre a protestare e cercare di spiegare le loro ragioni al Sindaco, si sono anche prodigati ad attivare importanti canali istituzionali. Ci risulta infatti, che sono intervenuti politici di grosso calibro che hanno fatto si che la firma non ci fosse e che il tutto venisse rinviato per un successivo confronto con le comunità interessate: Poggio Picenze in primo luogo".

"Dopo tutto ciò, la nostra amministrazione probabilmente preoccupata per la pressione, ha avuto paura, cosi a Roma, fortunatamente non è stato firmato nulla. Altro che democrazia e riflessioni! Sono stati bloccati o stoppati".

"Dopo aver propagandato per tutta la campagna elettorale la convocazione di assemblee pubbliche per discutere sui problemi più importanti, ci siamo ritrovati fin’ora a dover registrare un comportamento del tutto opposto. Ma il famoso web topic che fine ha fatto? Non si affiggono più neanche le convocazioni dei Consigli comunali nelle bacheche".

"Comunque dopo tanto silenzio pare che qualche cosa si muova. L’Amministrazione attiva messa alle strette, sembra finalmente far propria la linea suggerita dal gruppo di minoranza ed espressa in una nota che è stata pubblicata anche da il quotidiano Il Centro in data 7 novembre scorso. In tale nota si riteneva e quindi si suggeriva al Sindaco, di arrivare a favorire il necessario e opportuno dibattito e relative riflessioni, volto a favorire proposte progettuali partecipate con i cittadini, poi considerato che l’argomento è più grande di tutti noi si suggeriva sempre nella nota, di lasciare la scelta finale a un referendum consultivo".

"Se così sarà ne saremo soddisfatti anche se troppo tempo è passato e troppe idee si sono cristallizzate, per cui la scelta da fare potrebbe risultarne condizionata".

"Per il futuro auspichiamo che il confronto con la cittadinanza e il consiglio comunale, non venga più rinviato come è stato fatto fino ad oggi e che non si svolgano più soltanto assemblee riservate a selezionati e privilegiati cittadini, " amici degli amici”, nell’edificio comunale a porte chiuse, cosi come è avvenuto fin’ora. Il problema riguarda tutti, per cui non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B".

 

Ultima modifica il Lunedì, 21 Dicembre 2015 18:21

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