Il nome del successore di Giancarlo Silveri alla guida dell'Asl1, L'Aquila-Avezzano-Sulmona, sembrava potesse arrivare in giornata.
La Giunta regionale riunita stamane a Pescara, però, non ha affrontato la questione. Si dovrà attendere ancora qualche giorno: entro la fine della settimana, comunque, Luciano D'Alfonso nominerà il direttore generale. Risolvendo così, in un modo o nell'altro, la spinosa questione che ha diviso il mondo politico cittadino.
Sul tavolo, i nomi di Antonello Maraldo, attuale direttore provinciale dell'Inail di Teramo, già a L'Aquila con lo stesso ruolo, direttore amministrativo della Asl di Chieti ai tempi della giunta Del Turco, Silvia Cavalli, direttore amministrativo di Roma 2, già a L'Aquila e a Lanciano con lo stesso ruolo, Tiziano Amorosi, dirigente della Provincia dell'Aquila, e Rinaldo Tordera, attuale amministratore dell'Asm, ex direttore della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila.
A quanto si apprende, infatti, dovrebbe prevalere la posizione di Massimo Cialente e, con lui, del Comitato ristretto dei sindaci: nomina di un manager, con competenze specifiche, e non di un medico espressione dell'azienda sanitaria, come chiesto dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e dal vice sindaco del Comune dell'Aquila Nicola Trifuoggi, da alcuni consiglieri comunali di maggioranza, molti del Partito Democratico, oltre che da esponenti delle opposizioni di centrodestra, su tutti Giorgio De Matteis e Guido Quintino Liris, da 35 sindaci del territorio e dall'Ordine dei Medici Chirurghi.
Potrebbe spuntarla Rinaldo Tordera. Antonello Maraldo, infatti, entrato in conclave da Papa potrebbe uscirne Cardinale, con la nomina a direttore sanitario delle Torrette, la candidatura di Silvia Cavalli è stata 'azzoppata' dal servizio di Report sul 'caro estinto' e Tiziano Amorosi è coinvolto in una brutta vicenda giudiziaria che vede imputato anche il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio: è accusato di falso, peculato e truffa, il prossimo 18 febbraio si celebrerà la prima udienza del processo.
Resterebbe Tordera, appunto. Con la nomina dell'attuale amministratore della Asm, Luciano D'Alfonso accontenterebbe Cialente, depotenziando - almeno in parte - le critiche di chi si oppone alla nomina di un manager esterno - Tordera non è un medico ma conosce molto bene il territorio aquilano e le sue criticità - e restituendo il favore al gruppo di potere locale che, con la candidatura di Lucia Pandolfi alle ultime elezioni regionali, ha portato in dote al governatore oltre 1400 voti. Gruppo di potere di cui Tordera è illustre esponente.
Certo è che la scelta del manager lombardo significherebbe la 'rumorosa' bocciatura dei 127 professionisti ritenuti idonei al ruolo di direttore generale con una delibera di Giunta regionale del 9 settembre scorso. Tordera, infatti, non è in quella lista e, per la sua nomina, D'Alfonso dovrebbe attingere dagli 800 idonei al ruolo riconosciuti da Regione Lombardia. Un vero e proprio strappo. Eppure, il nome dell'amministratore di Asm circola con sempre maggiore insistenza: potrebbe essere davvero lui il successore di Giancarlo Silveri.
A meno che la politica aquilana non trovi un accordo dell'ultimo minuto, capace di convincere il governatore: si sussurra di un incessante lavorio per arrivare alla nomina di Alessandro Grimaldi, attuale direttore dell’unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale “San Salvatore” nonché segretario aziendale del sindacato Anaao Assomed, con Sabrina Cicogna che diverrebbe direttore sanitario. Un ticket, per restare in ambito medico, che - a ben guardare - accontentebbe un pò tutti: i politici locali di centrodestra e centrosinistra, Pietrucci e Trifuoggi, l'Ordine dei Medici e l'Università, persino Giovanni Lolli, a quanto si apprende, e i democrat marsicani, con il benestare di Giuseppe Di Pangrazio.
Non resta che attendere: in settimana, ne sapremo di più.