Una delegazione del Partito Democratico si è recata, stamane, all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila per una visita ispettiva dopo essersi recati, nella giornata id ieri, al presidio ospedaliero di Avezzano.
Alla visita hanno partecipato il senatore e segretario regionale Michele Fina, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il segretario provinciale Francesco Piacente, il consigliere comunale Stefano Albano ed Eva Fascetti, portavoce delle Democratiche dell'Aquila.
Al centro vi sono le criticità dovute all’attacco hacker che, lo scorso 3 maggio, ha colpito i server informatici della Asl 1, compromettendo la sicurezza di milioni di dati sensibili. Non solo queste le problematiche emerse, però, in quanto vi si aggiungono altre criticità più datate, sottolineate dai rappresentanti del partito presenti, che dipingono un quadro molto negativo della situazione in cui versa il presidio ospedaliero del capoluogo abruzzese.
Piacente definisce la visita una "tappa importante nel tour provinciale che stiamo portando avanti nel mondo della sanità e della cura. Abbiamo ascoltato dalla vera voce degli operatori sanitari quali sono le emergenze del momento e le osservazioni sulle carenze strutturali dell'organizzazione sanitaria. Appare sempre più evidente come la sanità sia, tra gli altri, il più grande fallimento del governo regionale della destra di Marsilio e della Verì".
“Prosegue un comportamento di serietà e di vicinanza dimostrato dal Partito Democratico agli operatori sanitari amministrativi a tutto personale della Asl a cui vogliamo esprimere la massima solidarietà – afferma il consigliere regionale PD Pierpaolo Pietrucci. Oramai sono anni che è alla prova di stress test rispetto a tutte le calamità che abbiamo dovuto sopportare su questa provincia: penso al terremoto, alle calamità naturale, al Covid”.
"Oggi abbiamo deciso di fare un sopralluogo ispettivo, come nelle nostre funzioni istituzionali, per portare la nostra solidarietà al personale sanitario e amministrativo che da 30 giorni con abnegazione assicura il servizio ai pazienti coprendo le falle della filiera di governo a trazione Fratelli d'Italia - spiega il consigliere Stefano Albano. Dobbiamo purtroppo constatare come il centrodestra sia nel caos più totale, non solo incapace di far fronte alla vicenda, chiudendosi a riccio senza dare risposte ai cittadini, ma soprattutto contraddicendosi pesantemente. Alle ammissioni di Sospiri che riconosce la fragilità del sistema, risponde il manager Romano provando a raccontare una Asl perfetta, che ha ripristinato a suo dire i servizi ai cittadini come prima dell'attacco hacker. Ribadiamo ancora una volta che ci aspettiamo le dimissioni dell'assessore regionale Verì e del manager Romano".
Sempre in merito all’affaire attacco hacker, Pietrucci sostiene che “su ciò che è accaduto, e che non doveva accadere, c'è bisogno di una forte assunzione di responsabilità da tutta la filiera sanitaria regionale, con la politica in primis chiamata sul banco degli imputati”.
“Sospiri, il Presidente del Consiglio regionale abruzzese ha fatto un'affermazione molto pesante, perché ha detto che erano consapevoli che il sistema di sicurezza informatico di questa Asl era esposto e che lo avevano segnalato – rincara la dose Michele Fina, Segretario PD Abruzzo. Deduco che, se ne era a conoscenza Sospiri, ne era a conoscenza anche Marsilio e ne era a conoscenza anche l'assessore Verì. Quindi, quello che è accaduto è Innanzitutto loro responsabilità perché la gestione della Asl è diretta emanazione della Regione Abruzzo”.
"Se lo sapevano e lo hanno detto – continua Fina - e il braccio operativo nella Asl non lo ha messo in opera, c'è una colpa di mancanza di vigilanza e questo è molto grave perché quello che sta accadendo e che accadrà in questi giorni è, davvero, anche difficile da spiegare. Tutte le persone che hanno le loro cartelle in questa Asl sanno che le loro informazioni sono pubbliche, per cui sono ricattabili. Sappiamo benissimo che ormai la cosa più preziosa che esiste sono i dati e tutto questo è colpa di chi doveva custodire questi dati così importanti e delicati”.
"Da un mese abbiamo posto 3 domande precise per sapere cosa era stato messo in campo per tutelare i dati dei pazienti - spiega Eva Fascetti - sia da un punto di vista medico-legale a tutela dell'utenza, che operativo. Non abbiamo avuto risposta, come del resto la cittadinanza, ma troviamo gravissimo che emergano le prime ammissioni rispetto un sistema pieno di falle, come si evince dalle dichiarazioni di Sospiri, dichiarazione a cui il manager Romano ha provato a controbattere".
Per quanto riguarda il quadro complessivo dell’Ospedale San Salvatore, Pietrucci afferma che “ci sono delle criticità che noi denunciamo da anni, basta guardare il nostro ospedale. Se pensiamo che noi ci dobbiamo tenere questo ospedale per i prossimi trent'anni perché la politica di destra regionale abruzzese ha deciso di finanziare con 540 milioni di euro la ricostruzione di tutti gli ospedali d'Abruzzo, tranne il nosocomio dell'Aquila, questo fa capire il senso di ingiustizia che viviamo”.
“Il nostro ospedale è legato anche al futuro della facoltà di medicina – continua. Trovare un ospedale che continua ad avere quattro posti letto e un bagno per un in camera, quando tutti gli ospedali d’Abruzzo avranno due posti letto e un bagno, capite bene che anche come offerte e capacità attrattiva noi saremo veramente gli ultimi per i prossimi trent’anni. Noi non ci stiamo – conclude il consigliere - e faremo sentire la nostra voce in ogni occasione istituzionale”.