Rimandata ancora la nomina del direttore generale della Asl Sulmona-Avezzano-L'Aquila.
Sembrava tutto pronto, la scelta sul punto di essere formalizzata. Il designato, Rinaldo Tordera, era stato visto aggirarsi tra i banchi del Consiglio regionale, riunito a Pescara. E invece, siamo qui a scrivere dell'ennesima fumata nera, arrivata alla fine di una giornata caratterizzata da fortissime pressioni politiche, tese ad evitare che la scelta ricadesse sul manager lombardo, già direttore Carispaq e di recente ai vertici dell'Asm e di Sviluppo Italia Abruzzo.
Aveva iniziato il consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri. "Fonti autorevoli riferiscono che il presidente della Regione si appresterebbe a formalizzare la nomina di Rinaldo Tordera a manager della Asl1. Se tale indiscrezione venisse confermata, si tratterebbe di una scelta inaccettabile sia sul piano del metodo che dei criteri adottati".
"Così facendo - aveva aggiunto Iampieri - D'Alfonso non soltanto si sottrarrebbe all'onere della concertazione con le forze politiche di opposizione e con le amministrazioni locali ricadenti nel territorio di competenza della Asl, ma certificherebbe l'incomprensibile e intollerabile bocciatura delle tante professionalità di cui l'ambito sanitario della provincia è ricco, che avrebbero potuto incidere sui problemi attinenti alla riorganizzazione sanitaria della Asl Sulmona-Avezzano-L'Aquila con maggiore tempestività proprio grazie alle esperienze maturate nel settore e una più approfondita conoscenza delle nostre articolazioni sanitarie".
Senza entrare nel merito delle competenze di Tordera, il consigliere forzista aveva sottolineato, dunque, come la scelta sarebbe andata nel segno opposto rispetto alle aspettative del territorio.
Ha proseguito, quindi, Pierpaolo Pietrucci, consigliere aquilano del Partito Democratico, il primo ad opporsi pubblicamente alla nomina del manager, chiesta con insistenza dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che ha raccolto intorno a sé il consenso di colleghi consiglieri di maggioranza e opposizione, di 35 sindaci del territorio, di sindacati e consiglieri comunali aquilani di centrodestra e centrosinistra.
Pietrucci ha voluto ribadire come sia necessario procedere con la nomina di un medico, "scelto dall’elenco degli idonei dell’Abruzzo, meglio ancora se una donna. Come ho già spiegato, la mia posizione è dettata dalla necessità di nominare una persona che conosca alla perfezione la situazione della Asl provinciale e che, quindi, sia in grado di incidere subito. Questo alla luce dell’imminente attuazione dei dettami del decreto Lorenzin e della riforma che l’Abruzzo si appresta a mettere in atto in vista dell’uscita dal commissariamento".
Un identikit piuttosto chiaro, quello fornito da Pietrucci, che porterebbe dritti dritti a Patrizia Masciovecchio, direttrice del Dipartimento di medicina legale dell'Ospedale San Salvatore.
Come non bastasse la polemica politica, nel pomeriggio sono intervenuti anche i sindacati che hanno minacciato reazioni, fosse arrivata davvero la nomina di Tordera. Il manager lombardo, infatti, da quasi vent'anni a L'Aquila, non è iscritto all'albo dei 127 idonei stilato da Regione Abruzzo all'inizio del settembre scorso. D'Alfonso, per la scelta, dovrebbe attingere, dunque, alla lista degli idonei di Regione Lombardia: Tordera, infatti, pur non avendo superato la seconda selezione per la short-list a disposizione del governatore Roberto Maroni, risulta iscritto proprio all'albo lombardo.
La forzatura - contrastata, tra l'altro, anche dall'assessore alla sanità Silvio Paolucci - potrebbe esporre l'ente ad una marea di ricorsi. E Gianfranco Giorgi, coordinatore provinciale per la sanità della Cisl, si è detto pronto a sostenerli. Non solo. La Ugl ha dichiarato che, dovesse arrivare la nomina di Tordera, porterebbe tutti gli atti in Procura. "Diciamo 'no' ad ingerenze personalistiche sulla sanità che riguarda tutti i cittadini e ribadiamo che solo un medico aquilano che conosce i problemi del nostro territorio può fronteggiare le problematiche che scaturiranno dall’attuazione del decreto Lorenzin", ha spiegato il sindacato, in una nota. "La nomina a Direttore Generale della Asl1 non può essere data per aggiungere una medaglia in più sulla giacca di chicchessia". Persino i medici, seppure ancora informalmente, hanno minacciato di adire le vie legali qualora la scelta dovesse ricadere sul manager lombardo.
Evidentemente, le polemiche hanno fermato - almeno per il momento - il governatore D'Alfonso che ha preso altro tempo per riflettere. Un rinvio - l'ennesimo - che non sembra affatto un buon segno per Rinaldo Tordera. Oramai, il manager può contare soltanto sul sostegno di Cialente e di parte della classe dirigente cittadina, quella, per intenderci, che fa riferimento all'associazione cultural-politica "Insieme", di cui, guarda caso, è vice presidente il prorettore dell'Università degli studi dell'Aquila, Carlo Masciocchi, grande 'sponsor' del governatore a L'Aquila e regista dell'operazione politica che portò alla candidatura di Lucia Pandolfi alle ultime elezioni regionali. Poco, a dire la verità.
Con il passare dei giorni, la sua posizione si fa sempre più debole e la nomina, per D'Alfonso, sempre più spinosa.