La squadra mobile dell'Aquila ha denunciato in stato di libertà un cinquantenne ed una ragazza ventenne, aquilani, per ricettazione ed appropriazione indebita, per aver rubato dall'abitazione di proprietà della famiglia della giovane oggetti e suppellettili di vario genere, alcuni dei quali sono stati poi rinvenuti in uno dei mercatini dell'usato cittadini.
Tutto ha inizio dalla denuncia di una donna aquilana, che, recatasi per un controllo periodico presso l'abitazione di famiglia, situata nel centro storico e disabitata dal sisma del 2009, ha notato la mancanza di vari oggetti di pregio nelle aree comuni del fabbricato.
Analogo riscontro è stato fatto da un altro familiare, che ha notato la mancanza di suppellettili vari anche all'interno dell'appartamento.
Poiché il sopralluogo effettuato da personale della squadra mobile ha evidenziato la totale mancanza di segni di effrazione su porte e finestre dell'edificio, sono iniziati subito i controlli presso i vari esercizi commerciali di "vendita dell'usato" cittadini. In un paio di essi, sono stati rinvenuti la maggior parte degli oggetti, dei mobili e degli arredi trafugati.
Dalla visione della documentazioni di consegna, in possesso dei rivenditori, è emerso che tutto il materiale era stato consegnato "in conto vendita" ed in periodi diversi, da un uomo aquilano, di seguito accertato essere un amico della figlia di uno dei proprietari dell'immobile, che da molto tempo non vive più in famiglia e non ha più alcun tipo di rapporto con nessun componente.
A conclusione delle indagini, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per appropriazione indebita, la ragazza, e per ricettazione, l'uomo.