Giovedì, 17 Marzo 2016 13:35

L'Aquila, aree interne in controtendenza: a Pizzoli +39% abitanti in 13 anni

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di Laura Mastracci - La "desertificazione demografica" del comprensorio aquilano, idea secondo la quale ci sarebbe stato un esodo generalizzato successivamente al 6 aprile 2009, non sembra essere un fenomeno così preponderante come si crede.

Troviamo, infatti, centri appartenenti alla prima cintura urbana – ossia i comuni limitrofi al territorio comunale dell'Aquila – che vanno contro tendenza, come Barete, Scoppito e Pizzoli.

Questi comuni, dopo il crollo demografico dovuto agli anni dell'industrializzazione, sono costantemente aumentati di popolazione, fino al boom nei primi anni Duemila. A tracciare questo profilo di sviluppo è stato anche Alberto Bazzucchi, per old.news-town.it [leggi l'articolo].

Come detto, tra i comuni che hanno visto un aumento percentuale maggiore negli ultimi anni c'è Pizzoli. La ricostruzione Istat della popolazione intercensuaria, infatti, individua un salto notevole tra i residenti rilevati dal 2001 al 2014, passando da 3.050 iscritti all'anagrafe a 4.251, con un aumento del 39,37%.

Per comprendere al meglio l'importanza di questi dati basta paragonarli alle ricostruzioni fatte sul comune dell'Aquila, che vantano ovviamente cifre più alte (da 68.642 a 70.230) ma che sono in proporzione inferiori (aumento del 2,31%).

L'aumento demografico è sicuramente influenzato dalle recenti dinamiche migratorie, che hanno – tra le altre cose – rallentato l'invecchiamento della popolazione. Infatti, il numero di abitanti stranieri, in proporzione alla popolazione italiana, è consistente; secondo i dati Istat del 2015, a Pizzoli sono 671 gli stranieri su 4.251 residenti totali.

"Questo sviluppo – afferma a NewsTown Gianni Anastasio, sindaco del comune dell'Alto Aterno - è dovuto sicuramente anche alla pianificazione urbanistica, che consente di comprare un terreno per costruire una casa in tempi più rapidi e con costi più contenuti rispetto ad altri comuni. Da quando abbiamo approvato il piano regolatore generale, nel 2005, la situazione è esplosa".

Di certo il comune di Pizzoli, 15 km a nord-ovest da L'Aquila, si trova in una posizione privilegiata, fattore che ha favorito il trasferimento di un numero rilevante di cittadini aquilani nei mesi immediatamente successivi al terremoto.

Questo fenomeno, secondo Anastasio, ha incrementato di circa mille persone la popolazione reale del comune, considerando i mancati cambi di residenza, ovvero le persone che vivono effettivamente a Pizzoli ma che ancora godono della residenza all'Aquila.

Ma come è cambiata la percezione in paese, con l'aumento degli abitanti? Secondo il sindaco, "i cittadini si sono resi conto in maniera relativa dell'enorme sviluppo del comune".

Il primo cittadino si mostra comunque estremamente orgoglioso dei risultati ottenuti durante la sua amministrazione: "Lo considero un fatto più unico che raro, soprattutto in Abruzzo – conclude Anastasio – abbiamo ottimizzato le risorse, tagliando gli eccessi e integrando i servizi dove c'era più necessità".

Ultima modifica il Giovedì, 17 Marzo 2016 14:09

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