Ci risiamo.
E' di nuovo scontro tra l'amministrazione comunale e i sindacati sulla proroga dei contratti dei precari del Comune dell'Aquila.
A qualche ora dalla notizia del rinnovo dei contratti di lavoro del personale a tempo determinato dell'ente, deciso dalla Giunta su proposta deliberativa dell'assessora alle Risorse umane, Betty Leone, la segretaria generale della Fp Cgil provinciale, Rita Innocenzi, pronta ad entrare nella segreteria regionale a partire da settimana prossima, ha denunciato come l'amministrazione continui ad alimentare "fratture e divisioni" tra i dipendenti.
La Giunta, infatti, ha deciso la proroga fino al 15 ottobre 2016 dei contratti del personale a tempo determinato, assunto sulla base della normativa emergenziale, per complessive 39 unità con profili non dirigenziali e per tre con profili dirigenziali, questi ultimi riferiti, rispettivamente, ai settori Ricostruzione pubblica, Politiche sociali e cultura e Pianificazione. Sono stati prorogati fino al 30 giugno, invece, i contratti del personale in servizio negli asili nido comunali, per un totale di 14 unità lavorative.
"I fondi stanziati – ha spiegato l'assessora Leone – consentono, per il momento, di prorogare i contratti in questi termini. La Struttura tecnica di Missione ha tuttavia assicurato che chiederà, nella prossima riunione Cipe, un'integrazione delle risorse economiche, in modo da consentire la proroga dei contratti fino alla fine dell'anno".
Una decisione che non è piaciuta affatto alla Cgil. "La Legge di Stabilità 2016 ha ribadito la possibilità di prorogare, per l'intero biennio 2016 – 2017, i contratti a tempo determinato al personale assunto sulla base della normativa emergenziale e ciò con risorse indicate in apposite delibere CIPE", ha sottolineato Innocenzi.
Atteso che quanto sin qui attribuito dal CIPE al Comune dell'Aquila risulta essere di misura inferiore a quanto necessario per coprire l'intero periodo e considerato che tutti i 56 precari sono assunti sulla base della normativa emergenziale, "sulla base di quale riferimento normativo si è deciso di prorogare una parte fino al 15 ottobre 2016 e 14 unità fino a giugno 2016? Certamente non siamo degli sprovveduti e sappiamo bene che questi ultimi dipendenti corrispondono alle educatrici degli Asili Nido sulle quali - nonché sul Servizio - a questo punto, è lecito pensare che incomba ancora una volta una 'spada di Damocle' e che si corra, quindi, il rischio di ripetere il film dello scorso anno quando da parte del Comune si è partiti dalla 'impossibilità' di prorogare per arrivare a parlare di esternalizzazioni e privatizzazioni".
Addirittura, come si ricorderà, si è arrivati poi a bandire selezioni basate su norme e risorse riferite espressamente ai precari da usare, paradossalmente, proprio a danno di questi ultimi per creare, peraltro, un nuovo bacino di precari visto il riferimento a graduatorie per contratti a tempo determinato. "Tutto ciò è stato oggetto di un ricorso al TAR che si discuterà nel merito nell'udienza del 6 aprile prossimo", ha ribadito Rita Innocenzi. "Orbene, non era difficile fare una proroga benché rimodulando il periodo ma uguale per tutti - come pure ci risulta abbiano richiesto alcuni Assessori - ma si è scelto, ancora una volta ad opera del Personale, di fare altro. Evidentemente anche stavolta si sarà usato ciò che spesso ci è stato indicato come 'buon senso', magari come quello utilizzato per teorizzare ed applicare la mancata sottoscrizione del contratto di gennaio scorso ad una precaria perché in maternità, o come quel 'buon senso' che nel rapporto con un'altra parte di dipendenti ha impedito l'applicazione di tutti gli istituti del Contratto Nazionale degli Enti Locali al personale a tempo indeterminato assunto a seguito del Concorso RIPAM, o ancora, come quel 'buon senso' usato - sempre su quest'ultimo personale - per forzare, chissà perché solo da quest'anno, verso l'interpretazione fantasiosa, di una Circolare della Ragioneria Generale dello Stato considerata Bibbia fino all'anno scorso".
È necessaria una riflessione, ha concluso Innocenzi. "In questi giorni, riemergerà a livello mediatico il tema della Ricostruzione con approfondimenti di quanto nella Città dell'Aquila e nei Comuni del Cratere viviamo quotidianamente: ribadiamo ancora una volta che tutto ciò che si muove nella Ricostruzione fisica, sociale ed economica ha alla base il Lavoro di tutti coloro che contribuiscono al funzionamento di una intera filiera. È urgente che si apra un tavolo di confronto che coinvolga tutti i soggetti istituzionali e che affronti le criticità che sono emerse in questi anni e che riprenda quanto contenuto nel Disegno di Legge Pezzopane n.1960 e rimasto ancora inevaso".