Mercoledì, 20 Aprile 2016 11:11

Crollo del balcone a Cese, scatta il sequestro di 18 milioni alle imprese

di 

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno sequestrato 18 milioni di euro, su disposizione del gip Giuseppe Romano Gargarella, nei confronti delle imprese responsabili dei lavori di realizzazione dei moduli abitativi antisismici ubicati in Cese di Preturo nell’ambito del Progetto CASE, ovvero l'Associazione temporanea di impresa Futuraquila Società Consortile a.r.l.

La misura cautelare appena eseguita giunge al termine di complesse indagini di Polizia Giudiziaria coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, Fausto Cardella (ora trasferito a Perugia) insieme al sostituto procuratore Roberta D’Avolio e delegate al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza congiuntamente al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato, a seguito del crollo del balcone di un edificio sito nell’insediamento di Cese di Preturo avvenuto il 2 settembre del 2014.

L’attività d’indagine, sviluppatasi attraverso l’acquisizione e l’analisi della copiosa documentazione di natura tecnica concernente la progettazione e la realizzazione delle strutture abitative, ha consentito di attribuire la responsabilità del crollo del balcone, e, più in generale, delle carenze strutturali dei materiali utilizzati nel Progetto CASE, a 37 soggetti (tutti raggiunti da avviso di garanzia nel mese di ottobre 2015) a vario titolo coinvolti nella vicenda in qualità di componenti delle commissioni di collaudo, di responsabili dei procedimenti amministrativi, di direttori dei lavori, di tecnici di cantiere e progettisti nonché di imprenditori esecutori dei lavori.

Ai responsabili sono stati contestati, a vario titolo, i reati di crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, falsità ideologica commessa da un Pubblico Ufficiale, truffa aggravata ai danni dello Stato, di frodi in pubbliche forniture.

Le autorità inquirenti hanno appurato, infatti, che i materiali impiegati nell’edificazione dell’insediamento abitativo non erano conformi alle norme e prescrizioni degli enti di unificazione e formazione UNI, CEI, EN, ISO. Più in particolare, i materiali, ossia gli elementi strutturali in pannello multistrato utilizzati dalla Futuraquila Società Consortile a.r.l. per realizzare i solai erano, tra l’altro, privi di collante che causava la riduzione di resistenza e di tenuta nel tempo delle strutture. Durante le indagini, gli inquirenti sono riusciti ad accertare che la società fornitrice del materiale alla Futuraquila aveva conseguito un mero attestato di origine che certificava la provenienza del materiale da uno stabilimento polacco di Konskie (Polonia); attestazione, questa, che sebbene identificasse lo stabilimento di produzione non certificava in alcun modo l’idoneità del materiale prodotto agli usi cui era destinato.

Ciò, stando all’accusa, avrebbe indotto in errore la presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – circa il rispetto degli obblighi contrattuali, la corrispondenza dei materiali alle prescrizioni normative, l’idoneità allo scopo e alla funzione dei materiali forniti ed utilizzati per la realizzazione delle abitazioni, determinandola ad erogare la somma di euro 18.145.778,49 a favore della Futuraquila che, in tal modo, si procurava un ingiusto profitto, pari alla predetta somma, in danno della pubblica amministrazione.

Da qui, i sequestri eseguiti dalla Guardia di Finanza degli asset aziendali di 3 società (tutte con sede in Napoli) costituenti l’ATI denominata Futuraquila Società Consortile a.r.l.: si tratta delle società Iter Gestione e Appalti Spa, Sled Spa e Vitale Costruzioni spaL’Ati nel post sisma aquilano ha costruito ben 550 appartamenti suddivisi in 22 edifici.

Come detto, gli indagati per i crolli dei balconi sono in tutto 37. Si tratta di Mauro Dolce, Sergio Sabato, Dino Bonadies, Paolo Delfanti, Gian Michele Calvi, Stefano Vitalini, Alessandro Tosello, Fabrizio Frau, Luigi Spadaro, Antonio Coccia, Alberto Damiani, Michele D'Adamo, Paolo Emilio Pinto, Edoardo Cosenza, Gaetano Manfredi, Paolo Zanon, Claudio Moroni, Luca Pagani, Emilia Aloise, Francesco Tuccillo, Carlo De Angelis Mastrolilli, Davide Dragone, Wolf Chitis, Paolo Vacca, Giampaolo Paraboschi, Fabio Serena, Roberto Gandolfi, Carmine Guarino, Markus Alois Odermatt, Renato Amorosi, Lucio Nardis, Mario Di Gregorio, Vittorio Fabrizi, Enrica De Paulis, Carlo Cafaggi, Marco Balassone, Claudio Levorato.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Aprile 2016 12:55

Articoli correlati (da tag)

Chiudi