Prime grane per Rinaldo Tordera, nominato da poco più di un mese e mezzo direttore generale della Asl1, L'Aquila-Sulmona-Avezzano.

Sul tavolo, la discussione sugli organici dei dipendenti. Nei giorni scorsi, infatti, la Cisl sanità, per bocca del responsabile Gianfranco Giorgi, ha lanciato l'allarme per la decisione dell'azienda di dichiarare al tavolo sindacale un esubero di infermieri pari a 90 unità. "Un dato che contrasta palesemente con le reali esigenze degli ospedali della nostra provincia e dei servizi territoriali", ha sottolineato Giorgi.

"Siamo rimasti sconcertati da quanto affermato da Tordera", l'affondo del sindacato. "In diversi dipartimenti, in particolare chirurgia, pediatria, ostetricia e diagnostica per immagini, si ha difficoltà a programmare i turni, le ferie e i riposi che spettano per legge. In molti servizi, i dipendenti vengono posti in reperibilità nei giorni di riposo. Tutto questo, a fronte di una pianta organica che non rispecchia le reali esigenze della sanità nella nostra provincia".

E l'azienda sanitaria locale, al contrario, parla di esuberi. Giorgi ha inteso evidenziare "la particolare situazione che vive l'ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove si va avanti con personale a tempo determinato per tamponare le emergenze che, di volta in volta, si presentano. Un'analoga situazione si vive nella zona di Sulmona e Castel di Sangro. Spesso, è impossibile programmare le ferie, proprio per mancanza di personale. Anche il problema dei precari va affrontato e risolto".

Per questi motivi, la Cisl ha chiesto alla Asl la convocazione di un immediato tavolo di confronto "per una verifica oggettiva delle carenze nei diversi presìdi ospedalieri e nei servizi territoriali". Un invito colto immediatamente dal manager Tordera. "Ho già concordato un nuovo confronto a breve con i sindacati per affrontare, già nei prossimi giorni, le molteplici problematiche che ho trovato al mio insediamento e che in tutto questo tempo non sono mai state né esaminate né risolte".

Una critica, neppure troppo velata, alla gestione di Giancarlo Silveri. "In passato questi nodi, pur essendo sul tappeto da anni, non sono mai stati presi in considerazione né c'è stato un impegno per trovare una soluzione. Pur essendo solo all'inizio del mio incarico, invece, ritengo necessario mettervi subito mano e analizzarli con le organizzazioni dei lavoratori, a cominciare dalla dotazione numerica degli infermieri, per finire agli operatori, con profili non sanitari, di cui va ridiscusso numero e migliore collocazione per garantire una maggiore efficienza degli uffici".