Il prossimo 3 maggio ci sarà la conferenza dei servizi in cui sarà discusso il progetto preliminare Anas del lotto C della Variante Sud, già approvato lo scorso dicembre dal ministero delle Infastrutture.
La Variante Sud è la strada alternativa alla statale 17 che, passando lontana dai paesi, dovrebbe velocizzare i collegamenti tra L'Aquila e Pescara. Il tracciato del progetto Anas è stato suddiviso in vari lotti; quello C, che va da Bazzano a S. Gregorio correndo a sud di Onna al di qua del fiume, prevede, tra le altre cose, la costruzione di due rotatorie e di un viadotto con doppio scavalco (sull'Aterno e sulla ferrovia), per una lunghezza totale di una decina di km.
L'Anas ha già stanziato i soldi – 48 milioni di euro – ma li ha momentaneamente congelati in attesa che si completi l'iter decisionale, arenatosi anche per via dei veti incrociati e di accordi prima sottoscritti e poi disattesi dalle amministrazioni di alcuni comuni.
Il progetto approvato dal tavolo tecnico-istituzionale del ministero - frutto, a sua volta, di una lunga serie di mediazioni - non piace, però, ad alcuni comitati locali, che, appoggiati anche da molti gruppi dei consigli comunali di Barisciano, Fossa e L'Aquila, hanno formulato un loro progetto alternativo.
A illustrarlo è Angelo Jonas Imperiale, ricercatore di valutazione di impatto sociale per l'università di Groningen e rappresentante dell'associazione Salviamo la piana.
Va detto che, più che un nuovo tracciato, il nuovo progetto prevede la messa in sicurezza della s.s. 17 mediante un potenziamento-adeguamento delle infrastrutture già esistenti.
“Ricalcando, nella planimetria, le stesse sezioni del progetto Anas” spiega Imperiale “ossia 3 metri e 75 di strada più 2 metri e 50 di banchina, è stato elaborato un progetto molto meno impattante e anche meno esposto alla alta pericolositá idraulica”.
“La proposta” continua Imperiale “prevede di usare la rotonda già esistente situata vicino al cementificio Zugaro e la strada che si ferma poco prima della ferrovia, dietro l'ex Ravit. L'ipotesi è quella di utilizzare la strada e la rotonda per la costruzione di un nodo intermodale di scambio, con parcheggi per auto e piazzole per la sosta degli autobus, sia quelli urbani che quelli extraurbani, che oggi devono fermarsi lungo la statale contribuendo ad alimentarne il traffico. Questo anche in previsione della realizzazione della metro leggera. Qui, inoltre, vorremmo che sorgesse un parco periurbano tratturale, da realizzare con i soldi che si risparmierebbero rinunciando al progetto dell'Anas”.
Dalla rotatoria, la strada dovrebbe poi proseguire con un sottopasso-galleria di 250 metri e ricongiungersi alla s.s. 17 poco dopo il bivio di Monticchio, confluendo in una nuova rotatoria da realizzare al posto dell'attuale incrocio per Onna.
Contemporaneamente, per alleggerire il traffico sulla statale, ingolfato dal flusso di auto diretto verso le decine di capannoni e attività commerciali che su di essa affacciano, il progetto prevede di sfruttare maggiormente la strada che passa per il nucleo industriale di Bazzano.
Per il tratto compreso, invece, tra S. Gregorio e Poggio Picenze (che riguarda, però, il lotto D della Variante, che non è ancora stato approvato e sul quale si sta ancora discutendo), la proposta dei comitati è di realizzare delle semplici complanari, senza costruire viadotti o gallerie (come prevede l'ipotesi progettuale Anas) e senza andare a intaccare le campagne circostanti, ricche, a detta degli stessi comitati, di una grande varietà di colture agricole, di cammini e sentieri molto frequentati dagli appassionati di trekking e di resti archeologici (tra cui quelli di una vecchia necropoli) di interesse storico.
Malgrado la conferenza dei servizi convocata da Anas sia in programma, come detto, il prossimo 3 maggio, e malgrado la stessa Anas abbia già detto più volte di non essere disposta a modificare il progetto - che ha incassato il sì dei Comuni (tra cui quello dell'Aquila) e delle associazioni S. Gregorio Rinasce e Onna onlus - secondo i comitati ci sono ancora i margini per intervenire: “Verrà chiesto alla Soprintendente Vittorini di esporre le osservazioni dei Comitati” osserva Imperiale “L'Anas andrà in conferenza dei servizi senza nemmeno aver avuto il parere favorevole del Comitato Via. Su questo progetto va riaperta una discussione pubblica con le comunità locali, che tenga conto della nozione di valutazione di impatto sociale. Abbiamo elaborato la nostra alternativa in 18 giorni e l'abbiamo costruita parlando, in decine di incontri, colloqui e assemblee, con gli abitanti, i proprietari delle particelle catastali a rischio esproprio, i titolari di attività artigianali e produttive. Il nostro è un approccio costruttivo. Non diciamo no a prescindere, vogliamo solo una soluzione meno dispendiosa per le casse pubbliche e meno impattante sul paesaggio”.
Di seguito, l'elenco completo delle associazioni, dei comitati e dei gruppi civici che hanno firmato il nuovo progetto:
Salviamo la piana, Italia Nostra. Archeoclub, Panta Rei, Centro di educazione ambientale Torre del Cornone-Ilex, Appennino Ecosistema, Cmitato No Biomasse, Terra dei figli, Comitato Salviamo Marinaro di Fossa, Comitato civico Barisciano e frazioni, Tracturo 3000, gruppo civico Un'altra Regione.
Questa, invece, è la lista dei consiglieri comunali, dei gruppi consiliari e dei partiti che hanno aderito alla proposta dei comitati:
Nicola Trifuoggi, vice sindaco dell'Aquila; i consiglieri comunali di maggioranza dell'Aquila Giuliano Di Nicola, Antonello Bernardi (Pd), Giustino Masciocco (Sel-Sinistra italiana), Enrico Perilli (Rifondazione comunista); i gruppi consiliari di L'Aquila Oggi, Appello per L'Aquila che vogliamo, Noi con Salvini, Forza Italia, Udc, Psi, Ncd, L'Aqula città aperta; gruppi consiliari di maggioranza e minoranza del Comune di Fossa; gruppo consiliare di opposizione "Barisciano bene comune" del Comune di Barisciano.
Inoltre, hanno sottoscritto la proposta 20 imprenditori, attivi tra Onna, Barisciano e San Gregorio.