Sei nuovi mezzi, euro 6, per migliorare la 'flotta' dell'Ama, l'azienda partecipata della mobilità, che ha un parco mezzi con una età media di 17 anni, ben superiore alla media nazionale ed europea.
Sono stati presentati stamane, in piazza San Bernardino, alla presenza del sindaco Massimo Cialente, dell'amministratore unico Agostino Del Re e dell'ingegner Angelo De Angelis, direttore generale.
I nuovi bus euro 6 - modello Iveco Tector 7 diesel - oltre ad inquinare molto meno (1/100 in meno rispetto ai motori euro 0 dei sei vecchi autobus rottamati) sono climatizzati e garantiranno un viaggio più confortevole ai viaggiatori, se è vero che i mezzi sono privi di barriere architettoniche per tutte le fasi della vita.
L'investimento è stato finanziato per il 75% da Regione Abruzzo con fondi Fas 2007/2013 e per il restante 25% dalla partecipata - con un impegno di spesa pari a circa 300mila euro - "segno che l'azienda è in buono stato di salute", ha sottolineato De Angelis.
"Ama sta riportando buoni risultati - ha aggiunto Cialente - e ha chiuso il bilancio in attivo. D'altra parte, per la nostra idea di città, il trasporto pubblico deve acquisire un ruolo fondamentale. Ci sono dei nodi, però, che è arrivato il momento di sciogliere: vogliamo capire se si andrà, o meno, a fusione con Tua (l'azienda unica dei trasporti abruzzesi), e vogliamo capirlo in fretta, visto che abbiamo posto il problema alla Regione già 1 anno fa".
Alla fusione, Ama si presenterebbe "in buono stato di salute, una società sana e da poco capitalizzata", ha continuato Cialente. "Dunque, Tua non dovrebbe accolarsi una azienda in perdita: piuttosto, la fusione permetterebbe di razionalizzare le percorrenze e, così, di garantire più percorsi, in particolare per gli studenti universitari che lamentano proprio lo scarso servizio offerto. Non solo: si potrebbero riorganizzare linee e fermate 'anomale', e i terminal volanti".
E Cialente cita il terminal Arpa al Moter Amiternum. Oltre la fusione, però, con l'invito al consigliere regionale Camillo D'Alessandro che detiene la delega ai trasporti affinché se ne discuta presto, il primo cittadino pone sul tavolo anche un'altra questione che investe, ancora, Regione Abruzzo. "Sappiamo bene che la 'torta' dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il trasporto pubblico si è sensibilmente ridotta, viene suddivisa, però, in modo ingiusto. Dal 1982, Regione Abruzzo riconosce alla nostra città una somma sulla mobilità che si basa sullo storico e non sui km che effettivamente Ama copre sul territorio. Nel frattempo, però, L'Aquila è cambiata, in particolare nel post-terremoto ed oggi, ai cittadini, per compensare i mancati trasferimenti della Regione, è richiesto un contributo annuo di 2 milioni e mezzo a copertura del servizio: una cifra enorme, rispetto ad altre città abruzzesi che si attestano sui 200-300mila euro annui. Dunque, chiediamo che l'Ente riveda i trasferimenti alle città, tenendo conto, appunto, dei cambiamenti che sono intervenuti nel corso degli anni, dei km percorsi dai mezzi delle partecipate e delle somme chieste ai cittadini a copertura del servizio".
In effetti, la percorrenza Ama è passata dai 2mila e 500km ante sisma agli attuali 4mila km.
Cialente non risparmia 'bacchettate' anche ai rappresentanti politici locali: "Si pretende, giustamente, che il servizio sia efficiente ma, a domanda, nessuno tra i consiglieri, eccetto Ettore Di Cesare, ha risposto di aver fatto uso dei mezzi pubblici nel 2015. E vale lo stesso per i cittadini: se si vuole un servizio di qualità, è necessario anche utilizzarlo". Per questo, l'idea di pedonalizzare il centro storico, ripristinando - a breve - i parcheggi a pagamento: "Il primo passo, con la riapertura del Terminal di Collemaggio, ad inizio di agosto".
C'è anche il problema del mancato pagamento dei biglietti, per chi il servizio lo utilizza: "Ho già avanzato l'invito al direttore De Angelis: si torni alla normalità, e alla legalità. I viaggiatori dovranno salire sui bus dalla porta anteriore, e solo dalla porta anteriore, per rendere possibile il controllo".
In questo senso - ed è l'altra novità presentata stamane - l'Ama si è dotata del servizio di app 'mycicero' che permette l'acquisto del biglietto con un semplice click (seppure ad 1 euro e 60 centesimi, il prezzo in vettura, e non ad 1 euro e 20 come in tabaccheria). "Basta scaricare la app - ha spiegato De Angelis - sul proprio smartphone e sarà possibile procedere all'acquisto, dei biglietti Ama come di Tua e Trenitalia. Arriverà una ricevuta con un QrCode che permetterà di obliterale il tagliando salendo sul bus. Sulla App, sarà possibile scoprire gli orari e le soluzioni di viaggio in tempo reale".