65 ettari di aree verdi, intorno agli insediamenti Case e Map, che necessitano dello sfalcio dell'erba oltre che della manutenzione di alberature e siepi: un costo a carico dell'amministrazione comunale che si aggiunge alle ingenti risorse già destinate alla manutenzione ordinaria e, soprattutto, straordinaria, degli alloggi temporanei.
Trecentomila euro - importo massimo - per un anno: si legge tra le righe della convenzione che il Comune dell'Aquila ha firmato con tre cooperative sociali che, per un anno, si occuperanno del servizio su tre lotti, tre grandi aree organizzate per estensione e dislocazione degli alloggi, per un importo massimo, appunto, di 100 mila euro per lotto.
A scriverlo è Il Messaggero stamane in edicola.
La Cooperativa Il Focolare di Celestino si occuperà del lotto 1, con aree verdi che si estendono per 256 mila metri quadri, che comprende i Progetti Case di Cese di Preturo, Coppito 2 e 3, Sassa Nsi, e Pagliare di Sassa e i Map di Monticchio, Preturo, Sassa, Poggio Santa Maria e Colle Fracido; la Cooperativa Ambiente e territorio, invece si occuperà del secondo lotto - la superficie di verde si estende per 207 mila metri quadri - che comprende i Progetti Case di Sant'Antonio, Roio Poggio, Roio due, Gignano, Sant'Elia 1 e 2, Arischia, Collebrincioni, Camarda a Assergi e i Map di Pescomaggiore, Filetto, Camarda, Collebrincioni, Arischia, Bagno, Pianola, Santa Rufina, Roio Poggio e colle di Roio. Il terzo lotto è stato infine affidato alla cooperativa Verdequa Smile che penserà alla manutenzione di 194.500 metri quadri di verde intorno ai Progetti Case di Paganica 2, Paganica Sud, Bazzano, e Tempera e ai Map di Tempera Sant'Angelo, Tempera San Biagio, San Gregorio, Bazzano, San Giacomo, Paganica 1 e 2.
Le cooperative prenderanno servizio a breve, ha assicurato al quotidiano la dirigente del settore Ricostruzione pubblica, Enrica De Paulis. "Non lavoreranno ogni giorno, ma in base agli ordinativi che di volta in volta farà il Comune".
La convenzione è stata stipulata in base alla legge 318 del 1991 che regolamenta l'attività delle cooperative sociali e che stabilisce, tra l'altro, che a lavorare siano persone svantaggiate per almeno il 30% del personale impegnato.