Lunedì, 18 Luglio 2016 19:49

Crisi call center: nulla di fatto al tavolo ministeriale per Globe Network

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Fumata nera dal tavolo di confronto aperto presso il Ministero dello sviluppo economico dove, questo pomeriggio, si è svolto l’incontro tra le parti per la vicenda relativa ai 234 lavoratori della Globe Network, il call center con sede all’Aquila che dal 30 giugno ha cessato l’attività mettendo in ferie forzate i dipendenti.

Unica novità emersa dal tavolo odierno cui hanno partecipato l’imprenditore Francesco Cisco, amministratore delegato della società Globe Network, il vice-presidente della Regione Giovanni Lolli, e le segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil, è l’impegno assunto dalla società Globe Network ad aprire le procedure di licenziamento entro il prossimo 25 luglio. 

“Noi come segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil – ha spiegato a NewsTown Marilena Scimia delle Rsu Cgil – presseremo H3G affinché esca allo scoperto, faccia il nome di una nuova azienda e si impegni formalmente con quest’ultima per tutelare i 234 posti di lavoro a rischio”.

Per adesso, però, su chi dovrebbe subentrare nella gestione della commessa non si sa nulla.

Altra incognita è quella relativa al contenzioso giudiziario aperto dall’amministratore delegato Cisco contro il ritiro della commessa da parte di H3G.

La decisione del Tribunale di Milano, già slittata lo scorso 13 luglio, era attesa per oggi. “Da quanto ci è stato riferito durante l’incontro al ministero – ha affermato Marilena Scimia – sembra che il giudice voglia prendersi tutto il mese di luglio. Probabilmente la sentenza non arriverà prima della fine del mese”.

Per ora, dunque, nulla di concreto per le 234 persone che rischiano di rimanere senza posto di lavoro. E domani, sempre presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico, si deciderà anche il destino dei 26 lavoratori aquilani del call center E-Care contro i quali la società, specializzata principalmente in servizi di outbound, inbound e back office, ha avviato una procedura di licenziamento.

La perdita di questi posti di lavoro sarebbe un colpo durissimo per l’intera città. E i lavoratori sono pronti alla mobilitazione. “Sono previste azioni da parte nostra – ha affermato Marilena Scimia- vedremo di che tipo. Aspettiamo l’esito dell’incontro di domani sulla vicenda E-Care per organizzare una mobilitazione che coinvolga tutti i lavoratori aquilani del comparto call center a rischio licenziamento”.

Blundo, M5S: "Quali soluzioni da parte della amministrazione locale"?

"Diventa sempre più drammatica la situazione lavorativa a L'Aquila con il call center Globe Network che annuncia imminenti licenziamenti dopo aver messo in ferie forzate tutti i lavoratori e con i sindacati che non sono riusciti a trovare una soluzione adeguata vista anche la latitanza dei vertici di H3G all'incontro che si è svolto presso il Mise".

È quanto afferma la senatrice Enza Blundo del Movimento 5 Stelle.

"Esprimo tutta la mia solidarietà e mi metto ulteriormente a disposizione dei lavoratori di Globe Network per essere d'aiuto in maniera concreta nella risoluzione della questione. Auspico che i vertici di H3G ripensino alle modalità da seguire per la salvaguardia dei posti di lavoro di ben 234 persone che su questa occupazione hanno costruito le speranze per il loro futuro e quello dei loro figli".

"Mi sono già occupata di questa situazione in prima persona trovando però una serie di omertosi muri di gomma da parte dell'azienda e dei sindacati e ne ho dedotto che in tutta questa storia sussistono intrecci di interessi economici e politici dei soliti pochi. La questione del lavoro è di interesse collettivo, almeno dovrebbe esserlo e non deve essere circoscritta oltre che rimbalzata, a favore o contro qualcuno. Situazioni simili si delineano in maniera preoccupante, anche nei call center cittadini di Transcom ed E-care per i paventati ridimensionamenti e licenziamenti".

"È una grave condizione di perdita di posti di lavoro – prosegue la Sen. pentastellata – in un territorio come il nostro doppiamente dilaniato dalla crisi economica crescente e dalla tragedia del sisma del 2009. Non puo' tranquillizzarci la prossima apertura di un altro call center di H3G in centro a L'Aquila, poiché a fronte della probabile assunzione di 180 lavoratori, non garantirebbe il riassorbimento dei 234 lavoratori che verranno licenziati il prossimo 25 luglio. Se H3G vuol restare sul nostro territorio, così come più volte hanno affermato i suoi massimi rappresentanti, dovrebbe innanzitutto cercare di sanare la questione Globe Network e in secondo tempo magari, pensare all'apertura di un altro call center per dimostrare nel concreto la propria volontà di continuare ad operare nella nostra città".

"Tra l'altro non è chiaro chi ci sia dietro la nuova apertura di un call center H3G e che cosa realmente stia facendo la nostra amministrazione comunale per salvaguardare tutti i lavoratori dei call center a rischio chiusura o prossimi ai licenziamenti" – conclude Blundo.

Ultima modifica il Martedì, 19 Luglio 2016 13:47

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