Chiazze di petrolio e sostanze oleose in mare. E' la denuncia di Nuovo Senso Civico, partita dalle segnalazioni di bagnanti e imprenditori turistici che hanno riscontrato la presenza delle sostanze inquinanti sulla costa chietina, in Abruzzo.
Ultima episodio quello di un sub che, dopo l’immersione nelle giornate di venerdì e sabato scorsi "è uscito - a detta di una albergatore della zona che ha ricevuto la segnalazione - completamente ricoperto di una sostanza marrone scuro petrolio che ricopriva la superficie dell’acqua per uno spessore di una trentina di centimetri sia a riva che fuori dalla scogliera".
"Abbiamo contattato informalmente - spiega Nuovo Senso Civico - alcuni affidabili tecnici coinvolti nelle operazioni di smantellamento di Ombrina che ci hanno confermato la presenza in acqua anche nella loro zona di idrocarburi oleosi anche pesanti (ossia non più galleggianti e depositati sui fondali) che però non possono provenire né provengono dai loro lavori e dai loro mezzi in quanto non si è verificato il benché minimo incidente".
"Chiediamo alla Capitaneria di Porto e a tutte le autorità competenti - concludono - per fare piena luce su un problema che esiste, non si può e non si deve nascondere, ma deve essere spiegato e risolto".