"Trasformare il cittadino e l'impresa in parte attiva verso la decisione ed aiutare il miglioramento con il proprio parere, creando dei processi di partecipazione alle politiche regionali ed alla gestione dei servizi a tutti i livelli istituzionali, incentivando l'utilizzo e la fruizione di nuove tecnologie".
"Gent.mo Presidente D'Alfonso, la frase che abbiamo posto in apertura di questa nostra lettera aperta, Le suonerà probabilmente familiare. È naturale che sia così. Queste parole, infatti, fanno parte del programma elettorale "L'Abruzzo vale" con il quale Lei e la Sua coalizione Vi siete presentati agli abruzzesi, ottenendo il mandato a governare la nostra regione nel quinquennio 2014/19".
Si apre così la lettera aperta che è stata inviata al governatore Luciano D'Alfonso da WWF, Legambiente, Pro Natura, FAI, Italia Nostra, Marevivo, Archeoclub in merito al progetto di modifica del tracciato dell'autostrada dei Parchi avanzata dal gruppo Toto.
"La corretta e preventiva informazione, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, l'accessibilità ai dati - scrivono gli ambientalisti - costituiscono gli elementi fondanti di un buon governo. 'Conoscere per deliberare', scriveva Luigi Einaudi, perché è ovvio che solo cittadini e amministratori consapevoli e informati possono compiere scelte corrette. Il passaggio nel Suo programma che abbiamo richiamato all'inizio di questa lettera ci fa ritenere che anche Lei intende porre al centro del Suo agire amministrativo il diritto dei cittadini a essere informati e a poter partecipare alle scelte importanti per il territorio. Ed è proprio per questo che, a nome delle Associazioni che rappresentiamo e che hanno anche in Abruzzo migliaia di soci e sostenitori, Le chiediamo di avviare subito una vera e propria operazione 'trasparenza' sul progetto del 'Gruppo Toto' di modifica del tracciato autostradale della A24 e della A25".
Tale ipotizzata variante, infatti - si legge ancora nella missiva - sta creando la giusta preoccupazione in quanti hanno a cuore la tutela e la valorizzazione dell'ambiente. "Come in altre occasioni del passato (Terzo traforo del Gran Sasso, Centro Oli di Ortona, Piattaforma petrolifera Ombrina Mare, ecc.) un vasto movimento fatto di associazioni, comitati, amministrazioni locali, operatori economici, forze sindacali e politiche sta manifestando la propria contrarietà verso un'opera che, per quanto è emerso fino ad oggi, con il suo enorme carico di trafori, viadotti e bretelle, rappresenterebbe uno stravolgimento di ambienti naturali di straordinario valore e infinita bellezza, che gli Abruzzesi hanno saputo sinora conservare per le future generazioni, e un potenziale gravissimo vulnus per il bene più prezioso della collettività, l'acqua".
Nel dibattito che si è animato, "non abbiamo visto finora una posizione chiara da parte della Regione. E soprattutto non vi è stata dal Governo regionale quell'azione di comunicazione e messa a disposizione dei dati che ci si aspetta da chi ha chiesto di essere eletto affermando il valore della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Con questa nostra lettera aperta, Le rivolgiamo quindi un invito pressante a farsi promotore di un confronto con gli abruzzesi sul progetto di modifica del tracciato autostradale al fine di poter conoscere nel dettaglio i contenuti degli interventi ipotizzati, l'attuale iter autorizzativo, le fonti di finanziamento e le iniziative fin qui assunte dalla Regione Abruzzo".
La lettera è firmata da Luciano Di Tizio (WWF), Giuseppe Di Marco (Legambiente), Piera Lisa Di Felice (Pro Natura), Massimo Lucà Dazio (FAI), Paolo Muzi (Italia Nostra), Paola Barbuscia (Marevivo) e Giulio De Collibus (Archeoclub).