Sabato, 06 Agosto 2016 23:05

Strada dei Parchi, D'Alfonso e il tema 'sicurezza': "Non rinviabile"

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Sicurezza, è la parola chiave.

Sposta il fuoco della discussione, il governatore Luciano D'Alfonso, nel merito del contestato progetto di modifica dei tratti autostradali A24 e A25 avanzato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal concessionario Strada dei Parchi, del gruppo Toto. "Personalmente, voglio che i lavori si facciano, perché non voglio trovarmi in una condizione come quella pugliese-ferroviaria con l'opinione che parte dopo che accadono i disastri", ha sottolineato il governatore.

Sicurezza che non vuol dire, però - almeno, non necessariamente - modificare i tracciati autostradali, come proposta di Strada dei Parchi che ha scatenato un putiferio, in Regione Abruzzo. Proposta bocciata pure dal Ministero, stando alle parole del sottosegretario Benedetto Della Vedova, in risposta all'interrogazione urgente del deputato pentastellato Gianluca Vacca.

Il governatore non entra nel merito della proposta di modifica, ribadisce, tuttavia, la necessità di un intervento. Dunque, le quattro condizioni poste al Ministero formulando, il 7 giugno scorso, parere favorevole in merito alle varianti proposte: la prima, che non ci sia un aumento del pedaggio superiore al 2%; la seconda che, mentre si fa l'opera, si conservi l'esercizio dell'autostrada; la terza, che ci sia il perfetto rispetto della consistenza idrica e ambientale che Dio ci ha donato, e infine la quarta, che per nessun Comune aumenti la distanza per l'accesso all'autostradae il .

Postilla, l'ultima, che sembra rispondere alle proteste della Valle Peligna. A dire che la proposta, così come avanzata, con il 'taglio' verso la Valle Subequana della A25 sarebbe impraticabile, per il governatore.

L'ultima parola spetta, comunque, al Ministero. E sul punto, ha insistito anche il consigliere delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro. "Il ministero, fin dall'inizio, ha avuto una posizione di trattativa con la società, perché la Regione non c'entra nulla: o dice sì o dice no, è ininfluente", ha spiegato. "Il sì o no non deriva dal dibattito locale. Ciò che conta per il ministero è di quanto si proroga la concessione, a fronte di quali investimenti e a fronte di quale aumento dei pedaggi. Il ministero non può consentire un aumento indiscriminato dei pedaggi, né può consentire un prolungamento della concessione sine die, perché poi interviene l'Europa".

Ma c'è il tema della sicurezza, torna sul punto anche D'Alessandro. "Un tema non evitabile, perché quell'asse autostradale risente di un problema di sicurezza soprattutto in caso di eventi sismici. Le questioni, quindi, devono andare avanti di pari passo".

"Ancora una volta ci sono stati in Abruzzo dei dicitori contro, anche a ragione; poi, c'è stata la posizione degli ambientalisti, suffragata da elementi più o meno scientifici. Rimane un problema forte sulla sicurezza che comunque va affrontato. Può darsi che si sposti il tiro da quell'operazione ad una tipicamente di manutenzione, ma anche un'opera di manutenzione sul tracciato esistente - ha inteso sottolineare D'Alessandro - comporterà oneri e quindi aumento delle tariffe".

Ultima modifica il Sabato, 06 Agosto 2016 23:25

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