Mercoledì, 24 Agosto 2016 21:35

L'Aquila, i commercianti: "Giusto annullare la Perdonanza"

di 

"Guardati intorno, non c'è nessuno. E' una città morta, come quel giorno di 7 anni fa".

Peppe Colaneri, proprietario di uno storico negozio dell'Aquila e da poco diventato titolare anche di una caffetteria-gastronomia su via Sassa, è abituato a vedere il centro storico vuoto. Da quando, nel 2010, ha riaperto la propria attività, prima lungo corso Vittorio Emanuele e poi su corso Federico II, passando anche per piazza Duomo, si è rassegnato a contare i clienti sulle dita di una mano.

Ma oggi le strade deserte, l'eco prodotto dai passi delle poche persone a passeggio, il silenzio interrotto solo dallo sbattere di qualche telone da cantiere agitato dal vento, hanno un sapore più amaro del solito.

La scossa di ieri notte ha fatto ripiombare molti aquilani nell'incubo di sette anni fa, anche per via di alcune agghiaccianti coincidenze tra i due eventi, come l'orario del sisma.

Lo spavento per aver rivissuto quegli stessi attimi e l'angoscia provata di fronte alle notizie che arrivavano con il passare delle ore Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto, devono aver convinto molte persone a starsene a casa. Anche nei cantieri si lavora di meno, alcuni sono proprio fermi.

Il Comune, in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto, ha deciso di annullare tutti gli appuntamenti e gli eventi della Perdonanza, eccezion fatta per il corteo storico (che si terrà in forma ridotta) e la messa che verrà celebrata davanti la basilica di Collemaggio.

"Una scelta giusta" afferma Peppe "certo penalizzante per noi commercianti. Però ci vuole, non potevamo non farlo".

La pensano così anche i titolari di altre attività. Ivan avrebbe dovuto inaugurare il suo nuovo negozio, una stilosa boutique di abbigliamento vintage, proprio oggi. Ma rimanderà, senza troppi patemi d'animo: "Non vedo come potevamo far finta di niente".

I vicoli deserti, battuti solo dal vento, i locali vuoti, le saracinesche abbassate, sono il segno che gli aquilani hanno paura. La scossa questa volta è stata troppo forte e troppo vicina per poter essere dimenticata in fretta.

Il Comune ha fatto scattare il piano di protezione civile ma c'è anche chi si è attivato per conto proprio. A Paganica e a Onna gli abitanti hanno messo a disposizione il musp delle scuole medie e il centro polivalente per chi non se la dovesse sentire di dormire in casa e vuole passare la notte in un posto sicuro (ma a Paganica i letti non ci sono, sono stati spediti ad Amatrice: chi vorrà passare la notte lì dovrà arrangiarsi per conto proprio).

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Agosto 2016 22:08

Articoli correlati (da tag)

Chiudi