Giovedì, 25 Agosto 2016 20:33

Cronache da Amatrice: assistenza, circo mediatico e frazioni di montagna

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E' il secondo giorno nell'inferno dei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto. 

Il palazzetto dello sport di Amatrice (Rieti) è stato adibito a centro di accoglienza per parte degli sfollati, con le tribune che vengono utilizzate come magazzino di stoccaggio (foto in basso) per l'ingente quantità di materiale arrivato in paese da ogni regione d'Italia. Materiale come vestiti, coperte, calzature è presente in abbondanza, ed altro arriverà in queste ore.

E' stata istituita una zona rossa poco prima dell'ingresso di Corso Umberto I, la via dove ancora si scava alla ricerca di persone vive. Subito prima del varco inibito ai non autorizzati, sono tantissimi i giornalisti (foto di copertina), da tutto il mondo, che trasmettono in diretta e non le immagini e le testimonianze del disastro.

Vicino al palazzetto, invece, c'è la tendopoli più grande. Non lontano dal centro "Don Giovanni Minozzi", infine, c'è un altro campo in allestimento, oltre ad un prato utilizzato come parcheggio per i mezzi di soccorso, compresi quelli più pesanti.

Ci siamo recati nella piccola frazione di Capricchia (prima foto in basso), a 1.100 metri sul livello del mare, dove un gruppo di una ventina di persone, di cui tre minori, ha deciso di rimanere nello spazio della pro loco, per restare uniti. Nonostante abbiano chiesto al Comune l'allestimento di una "mini" tendopoli sul luogo, ancora non si provvede. Per questo, anche stanotte, gli abitanti di Capricchia dormiranno nelle auto, nonostante siano stati già invitati ad andare nei luoghi allestiti ad Amatrice.

E' questa una delle complessità che si registra in queste ore: molte persone, soprattutto nelle numerose frazioni del comune laziale, non vogliono abbandonare i propri territori per recarsi nei campi allestiti. I motivi sono vari: vicinanza alle case, ma anche ai propri animali e terre, considerando che sono in molti a vivere di attività pastorali ed agricole. A Capricchia abbiamo trovato una piccola comunità coesa, decisa fin da subito a rialzarsi e determinata a rimanere vicino alle proprie abitazioni e ad organizzarsi per le prossime dure settimane.

Ci siamo mossi poi verso Preta, altra piccola frazione sui monti, a sud est, che abbiamo trovato pressoché vuota. La maggior parte degli abitanti, probabilmente, sono nei campi attrezzati nel nucleo principale di Amatrice.

Nel frattempo, ad Amatrice inizia una sorta di normalità-anormalità che gli aquilani conoscono bene: ci si insedia nelle tendopoli, qualcuno piazza autonomamente tende nei giardini comunali, adiacenti al centro operativo coordinato da Protezione Civile e Comune.

Si cammina tanto, si piange ancora di più, si inizia lentamente a realizzare che quello che sta per iniziare è un periodo lungo, travagliato, che segnerà la propria vita per sempre.

Le foto del 25 agosto

Amatrice 25 ago...
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Ultima modifica il Giovedì, 01 Settembre 2016 02:20

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