"Non ci serve il numero di persone o il pubblico da stadio, ci serve il simbolo, il momento di raccoglimento". A dichiararlo ai microfoni di old.news-town.it è Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice (Rieti), dove nel pomeriggio si terranno i funerali di Stato per le vittime del terremoto dello scorso 24 agosto.
"Ci voleva la logica, che per fortuna ha prevalso - sottolinea Pirozzi, in relazione allo spostamento della cerimonia solenne, inizialmente prevista a Rieti [leggi l'articolo] - è un dato di fatto che noi gente di montagna siamo testardi, ma è vero anche che il premier Matteo Renzi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si sono messi subito dalla parte della gente. Le istituzioni si devono mettere al servizio delle persone, altrimenti è un mero esercizio del potere. E oggi a noi questo non serve".
Il primo cittadino di Amatrice ha poi voluto ringraziare prefettura di Rieti e Protezione Civile "perché stanno mettendo in moto una macchina straordinaria per l'organizzazione dei funerali".
Nella cittadina laziale sono attese per le esequie le massime cariche dello Stato. Amatrice è il comune che ha pagato il prezzo più alto di vittime nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. (n. av. - m. fo.)