Lunedì, 05 Settembre 2016 03:31

Il jazz italiano a L'Aquila, in 20 mila a Collemaggio nell'abbraccio con Amatrice. Fresu: "Giornata storica, torneremo anche nel 2017 e nel 2018"

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"Una risposta incredibile da parte di tutto il Paese. Una giornata importantissima per il jazz italiano e per la solidarietà. E speriamo di aver portato a casa un bel risultato per la ricostruzione del teatro di Amatrice".

Mezzanotte è passata già da un pezzo, sul grande palco montato davanti la Basilica di Collemaggio scivolano via le ultime note dell'ultimo gruppo in scaletta, la New Talents Jazz Orchestra accompagnata da Nick The Nightfly (mattatore-presentatore della serata insieme a Carlo Massarini). Stanco ma visibilmente soddisfatto, Paolo Fresu traccia un bilancio lusinghiero della lunga maratona musicale itinerante che ha visto protagonista il mondo del jazz italiano a sostegno degli abitanti di Amatrice e degli altri centri colpiti dal terremoto del 24 agosto.

Una grande manifestazione di solidarietà culminata nel concertone aquilano, trasmesso in diretta radiofonica e coperto anche dalle reti Rai.

15-20 mila le presenze stimate dagli organizzatori. Tanti, ovviamente, gli aquilani ma tanti anche gli appassionati venuti da fuori città e da fuori regione.

"Noi abbiamo messo la musica ma la gente ha messo la passione e credo sia stata questa sinergia ad aver determinato il successo di questa giornata" dice a NewsTown Fresu, direttore artistico dell'evento, voluto dal ministero dei Beni culturali e sponsorizzato dalla Siae.

Una giornata iniziata in mattinata alla Casa del Jazz di Roma e proseguita poi in oltre 20 città italiane, da Courmayeur a Lampedusa. Centinaia gli artisti e i musicisti coinvolti, mobilitati per raccogliere fondi da destinare alla ristrutturazione del Teatro Garibaldi di Amatrice, distrutto dal sisma.

All'Aquila è toccato a Paolo Di Sabatino e all'Orchestra sinfonica abruzzese aprire le danze. Al Ridotto del Teatro Comunale il trio del pianista teramano ha dialogato con l'ensemble orchestrale diretto da Massimiliano Coclite: un suggestivo interscambio tra due generi solo apparentemente lontani. "Interplay" è stata la parola chiave anche del secondo show, Un pianoforte per L'Aquila, andato in scena nel piazzale della Villa Comunale. I pianisti Claudio Filippini, Giovanni Guidi e Mirko Signorile hanno dato vita a un un mix anche in questo caso sospeso tra pianismo jazz e materia classica, suggellato dalla cover finale di By this river di Brian Eno.

Quindi, alle 21, il lungo concerto nel piazzale di Collemaggio, aperto dall'orchestra del Conservatorio dell'Aquila e chiuso dallo swing di Nick the NightFly. Nel mezzo sono saliti sul palco Fabrizio Bosso e Tullio De Piscopo, Giovanni Tommaso e la Crazy Stompin' Club con Piji, Maurizio Giammarco e Luca Filastro, Raphael Gualazzi e lo stesso Paolo Fresu.

Presenti anche i rappresentanti istituzionali locali, dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente (cha ha portato i saluti del primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi) al vice presidente della Regione Giovanni Lolli. Assente, invece, il ministro Franceschini, dopo che per quasi tutta la giornata la sua presenza era stata data per certa.

Terminata questa seconda edizione, si lavora già per quella dell'anno prossimo. Il jazz italiano, infatti, rimarrà all'Aquila anche nel 2017 e nel 2018, rispettando il progetto triennale con cui era nato.

Ultima modifica il Lunedì, 05 Settembre 2016 09:01

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