Lunedì, 12 Settembre 2016 15:13

Usura, operazione dei carabinieri di Sulmona: 9 arresti

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Si erano inventati due aziende 'fantasma' per chiedere finanziamenti da reinvestire nel mercato dei prestiti a strozzo.

Nove le persone arrestate, undici quelle denunciate nell'inchiesta portata avanti dai carabinieri di Sulmona (L'Aquila).

Tutto è partito un anno e mezzo fa dalla denuncia di un imprenditore di Sulmona sottoposto a estorsione da uno degli arrestati.

Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che una famiglia di origine rom svolgeva come attività principale il prestito di soldi con tassi fino al 54% mensile. Aveva creato un sistema economico intorno a due aziende con capitale sociale e dipendenti, tutti fittizi, reperiti nel mondo della tossicodipendenza locale. In questo modo, hanno spiegato i carabinieri, il sodalizio otteneva prestiti da finanziarie e istituti di credito attivando la procedura della cessione del quinto dello stipendio.

Per non dare modo alle banche di avviare denunce e contenziosi le due aziende fittizie onoravano le prime rate. 

All'operazione che ha condotto agli arresti hanno preso parte i carabinieri della Compagnia di Sulmona (L'Aquila), coadiuvati dai militari delle Compagnie di Chieti, Montesilvano (Pescara), Avezzano e Castel di Sangro (L'Aquila).

I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Sulmona Marco Billi. I carabinieri hanno operato un sequestro per equivalente relativo ad un immobile riconducibile agli indagati.

Ultima modifica il Lunedì, 12 Settembre 2016 15:27

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