Settanta specie di uccelli acquatici per un totale di 833.164 individui censiti: questo il risultato del “Censimento Mensile degli Uccelli Acquatici” condotto mediante un’attività di monitoraggio, svolta nel periodo 2007-2021, dal Reparto Carabinieri Biodiversità nella Riserva Naturale del Lago di Campotosto.
Le specie censite e i dati ottenuti grazie al lungo monitoraggio dell’avifauna si possono trovare all’interno dell’elaborato finale presentato oggi presso l’aula magna “Luigi Giugno” del Comando Regione Carabinieri Forestale Abruzzo e Molise, con la presenza delle autorità che hanno preso parte alla realizzazione del progetto, tra cui i rappresentanti dei comuni di Campotosto, Capitignano e L’Aquila, dell’Università dell’Aquila e di Enel Energia.
L’attività di monitoraggio nell’area lacustre di Campotosto e i risultati ottenuti assumono una rilevante importanza in quanto questo territorio, situato nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, costituisce proprio un luogo di passaggio e stazionamento degli uccelli acquatici migratori, il cui censimento è stato svolto con cadenza mensile e le cui specie sono raffigurate nella ricchissima documentazione fotografica presente nel volume presentato stamattina.
L’elaborato finale che chiude questo primo ciclo di monitoraggio sul campo rappresenta un vero e proprio bollettino scientifico che, come spiega il Tenente Colonnello Marta De Paulis, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità, “è quindi rivolto a tutti gli appassionati e agli studiosi, anche universitari, come un documento a dimostrazione di come è possibile conservare la natura in un ambiente protetto come la riserva naturale”.
Sulla possibilità di proseguire con l’attività di censimento mensile dell’avifauna, De Paulis spiega come questo sia “semplicemente un primo ciclo, ma è un’attività che svolgiamo in continuità dal 2006, quando è stata istituita la stazione ornitologica sul lago. Sono monitoraggi a lungo termine che sono, talaltro, accreditati dall’Ispra insieme a tante altre attività che svolgiamo sul lago. Questo è il nostro lavoro, la nostra passione, quindi dobbiamo continuare a fare questo tipo di lavoro perché solo la continuità può rendere significativo il dato”.