Giovedì, 15 Settembre 2016 09:56

Turbativa d'asta: Fanfani scagionato da accuse su ricostruzione di Palazzo dei Combattenti

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Nessuna turbativa d'asta per il presidente della fondazione Carispaq, Marco Fanfani.

Ne è convinto il sostituto procuratore della Repubblica dell'Aquila, Simonetta Ciccarelli, al termine delle indagini preliminari portate avanti dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo e che vedono indagato, tra gli altri, proprio Fanfani.

A scriverlo è Il Messaggero.

Il presidente della Fondazione, già assessore comunale, era stato raggiunto, a fine giugno, da un avviso di garanzia per una presunta turbativa d'asta nell'ambito dei lavori di ristrutturazione post terremoto di Palazzo dei Combattenti, alla Fontana Luminosa, proprietà della Fondazione; gli inquirenti avevano ipotizzato che, in concorso con un dipendente, avesse agevolato due ditte per l'affidamento dell'appalto da 3 milioni di euro.

Fanfani si era detto, tuttavia, più che tranquillo e, nei mesi scorsi, ha fornito prove documentali della sua estraneità ai fatti oggetto d'ingadine.

Restano iscritti sul registro degli indagati, invece, Roberto Piccone (dipendente della stessa Fondazione), Panfilo Di Meo e Francesco Salvatore (titolari della società Salvatore & Di Meo sns), Massimo Di Donato e Giancarlo Di Bartolomeo, procuratore e amministratore unico della Meg Snc. Stando all'accusa, la turbativa d'asta si sarebbe concretizzata nel sostituire una scheda, modificando in aumento il punteggio, nel concordare con le stesse ditte criteri di valutazione e punteggi delle offerte pervenute, e nell'informarle del punteggio del rating l'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere.

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