Lunedì, 19 Settembre 2016 17:34

A Sulmona ci sarà una statua di Ratzinger, insorge l'Uaar: "E' ancora in vita, non si può"

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Sta facendo discutere a Sulmona (L'Aquila) l'apertura a sorpresa del cantiere per l'erezione di una statua dedicata al Papa emerito Joseph Ratzinger.

Nella città riferimento della Valle Peligna, visitata dall'allora pontefice nel luglio del 2010, ci sarà una struttura in bronzo, posizionata su un'aiula dietro l'abside della cattedrale di San Panfilo. Secondo quanto riporta Il Messaggero, il taglio del nastro ci sarà già il prossimo 2 ottobre, in occasione dei festeggiamento del decennale del gemellaggio tra Sulmona e Burghausen, cittadina tedesca a dieci chilometri da Marktl, luogo natale di Ratzinger. E, d'altronde, è stata la stessa municipalità di Burghausen a finanziare l'opera, con un contributo di 25mila euro.

La progettazione è stata affidata all'ex presidente del consiglio comunale Franco Casciani e raffigura Benedetto XVI a braccia aperte, in una scultura di bronzo a grandezza naturale. L'idea, secondo Il Messaggero, è però del vescovo Angelo Spina (nella foto con il Papa). La statua si aggiungerà a quella di Celestino V, l'altro Papa del gran rifiuto, prima delle dimissioni di Ratzinger, ufficializzate il 28 febbraio 2013.

Non è d'accordo con l'installazione su strada l'Unione atei, agnostici e razionalisti (Uaar) dell'Aquila, che ha scritto, per firma della sua coordinatrice Liana Moca, una lettera aperta alla sindaca Annamaria Casini e a tutti i consiglieri comunali: "Ratzinger non è deceduto e la legge italiana impedisce l'innalzamento di monumento di persone ancora in vita - si legge nella lettera aperta - ci chiediamo se siano state rispettate tutte le procedure, se il prefetto abbia dato parere positivo. Ci chiediamo perché sul sito web del Comune non ci sia comunicazione della delibera di giunta indicata sul cartello del cantiere e perché questa scelta non sia stata condivisa con la cittadinanza, ma sia rimasta segreta fino ad oggi".

"La scelta di apporre questo monumento all'entrata della nostra città è una totale mancanza di rispetto del principio di laicità riportato nella nostra Costituzione", continua polemica Moca, annunciando nel finale della missiva iniziative dell'ufficio legale dell'associazione che coordina. (m. fo.)

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