Martedì, 27 Settembre 2016 13:27

Sanità, M5S: "Uscita dal commissariamento sulle spalle di chi soffre"

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Nuovi oneri per i cittadini in difficoltà e norme democratiche buttate in un angolo: così si paga l’uscita dal commissariamento.

E' questo il senso della conferenza stampa convocata stamane, a Palazzo Silone, dal gruppo regionale M5S. "Il regolamento per la compartecipazione alla spesa sociosanitaria da parte dell'utente non può essere scritto senza che si rispettino tutte le norme democratiche e di statuto", hanno sottolineato i pentastellati.

Aggiungendo che si tratta di "uno dei capitoli più dolenti per questo Governo regionale. D’Alfonso - l'affondo - pur di intascare la moneta politica dell’uscita dal commissariamento, non si fa alcun riguardo a introdurre un nuovo ticket ben sapendo di gravare sulle fasce più deboli della popolazione, ovvero quelle in condizioni di minorazione, decidendo, ad esempio, che i disabili gravi e senza sostegno familiare che abbiano un ISEE di 15 mila euro pagheranno per le prestazioni riabilitative da 400 a 520 euro al mese, senza contare gli adeguamenti delle tariffe che ad oggi ci sono già stati".

Si sarebbe potuto facilmente evitare, sostengono i consiglieri regionali 5 Stelle. Sarebbe bastato "eliminare lo sperpero di denaro pubblico come ad esempio certe elargizioni ai carrozzoni inutili, per recuperare i pochi milioni di euro che questa nuova tassa cerca di estorcere a persone già in difficoltà". Una nuova tassa che si aggiunge "ai tagli indiscriminati dei presidi ospedalieri, dei pronto soccorso e dei punti nascita, provvedimenti nati dalla disperata corsa per l’uscita dal commissariamento che ha travolto nel suo percorso la sanità abruzzese".

Questa volta però, al danno c’è da aggiungere la beffa. "Vista la dura battaglia portata avanti dal Movimento 5 Stelle in V commissione per riportare alla ragione la maggioranza e differire l'entrata in vigore della compartecipazione dell’utente alla spesa socio-sanitaria, l’assessore Silvio Paolucci ha ben pensato di nevitare il confronto con l’opposizione, ignorando il disposto normativo e presentando il regolamento con delibera di giunta, al solo fine di sottrarlo al vaglio della commissione competente".

"Nel più puro stile D’Alfonso - ha sottolineato il consigliere Gianluca Ranieri - e con la silenziosa benedizione del Presidente del Consiglio regionale che dovrebbe esserne il garante, l’assessore ha deciso di ignorare le prerogative dell’organo di indirizzo politico ed il diritto dei cittadini alla rappresentanza democratica, per imporre di nascosto una nuova tassa e gettare come sempre il peso dell’uscita dal commissariamento sulle spalle di chi soffre senza doverne pagare il costo politico. Da parte nostra, riteniamo che quanto sta accadendo, oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista dell’etica e della giustizia sociale, violi anche i principi e le regole del nostro ordinamento, ragion per cui, se non verranno presi adeguati provvedimenti correttivi, valuteremo di rivolgerci alla magistratura, sia a quella ordinaria che a quella contabile".

Ultima modifica il Martedì, 27 Settembre 2016 15:59

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