Nella città che già nel toponimo (il nome Aquila deriva da acculae, “piccole sorgenti”) ha impresso il suo legame con l’acqua, era strano che non fosse mai sorto un luogo che celebrasse, in modo esplicito, quest’unione.
Da oggi questo luogo c’è e si chiama Parco delle Acque. E' un suggestivo belvedere terrazzato di circa 3 mila metri quadri situato alle spalle della fontana delle 99 Cannelle.
La nuova area verde è un progetto fortemente voluto dalla giunta comunale e costituisce uno dei tasselli di una più vasta operazione di riqualificazione che l’amministrazione ha in mente per l’intero quartiere della Rivera, una delle zone più antiche della città.
La realizzazione del Parco, tra approvazione del progetto e sua esecuzione, ha richiesto due anni. I lavori sono costati circa 600 mila euro, la più parte dei quali (500 mila euro) è stata spesa per gli espropri dei terreni, tutti privati, che il Comune ha dovuto comprare per acquisire l'area. Il resto se n’è andato per lo sbancamento e la messa in sicurezza della scarpata, caratterizzata da un notevole dislivello, e per gli altri lavori di rifinitura (sentieri pedonali, panchine, muretti in pietra, recinzioni e piantumazione del prato).
“Questa è solo una prima parte dell’opera” ha detto l’assessore alle Opere pubbliche Maurizio Capri durante l’inaugurazione “manca ancora tutta la metà superiore, dove tra l’altro c’è anche una vecchia conceria che ci piacerebbe ristrutturare e adibire a struttura ricettiva. Per questo secondo lotto abbiamo già disponibili 200 mila euro ma dobbiamo ancora elaborare un progetto e portarlo all’approvazione della giunta. Per quanto riguarda la parte che inauguriamo oggi” ha affermato Capri “il nostro intento era quello di realizzare un parco che valorizzasse l’acqua e la natura, oltre che zona della Rivera e della Fontana delle 99 Cannelle, che, tra le altre cose, è anche un sito di interesse archeologico”.
Della gestione del parco (sprovvisto, per il momento, di aree giochi per bambini), per i primi mesi, si occuperà il Comune, che dovrà stabilire anche giorni e orari di accesso (l’area è recintata e chiusa da un cancello). Per il futuro, invece, si vedrà. Non è escluso, ha lasciato intendere Capri, che l’amministrazione possa fare un bando o un concorso di idee per affidarla a qualche privato (associazioni o cooperative).