Venerdì, 20 Settembre 2013 13:11

Provveditorato alle Opere pubbliche, Donato Carlea sostituito da Roberto Linetti

di 

La notizia era nell'aria da qualche giorno. Ora è arrivata l'ufficialità: Donato Carlea non è più il provveditore interregionale alle opere pubbliche di Abruzzo, Lazio e Sardegna. Al suo posto, Roberto Linetti, 59 anni, romano, finora a capo del provveditorato interregionale di Toscana e Umbria. Un volto noto in Abruzzo: Linetti ha svolto infatti le funzioni di 'Responsabile Unico del Procedimento' in alcune importanti opere pubbliche. Siederà su una poltrona molto delicata: controllerà gli appalti pubblici della ricostruzione.

Non è bastata, dunque, la lettera che il sindaco Massimo Cialente ha inviato al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, all'indomani della scadenza del mandato di Carlea: "Apprendo che, per la terza volta in quattro anni, uno degli elementi fondamentali nel processo di ricostruzione, vale a dire il Provveditore alle Opere Pubbliche viene sostituito", aveva scritto il primo cittadino. "Una fase difficile e complessa richiede una grande attenzione poiché comporta un monitoraggio diurno e notturno di qualsiasi nostra azione da parte delle autorità giudiziarie e della magistratura. L’attività del provveditorato alle opere Pubbliche non è stata sfiorata neanche da un sospetto; risultato, questo, riconducibile solo alla serietà e professionalità di Donato Carlea e dell’intero Provveditorato".

"Che il suo Ministero abbia deciso comunque una rotazione, cosa che come Sindaco dell’Aquila ritengo sbagliata", si leggeva nella missiva, "sottolineo che, chiunque dovesse venire, dovrà essere figura assolutamente al di sopra di qualsiasi polemica, rumors o passate frequentazioni. Nella situazione aquilana non è possibile venir meno a questa regola, soprattutto se non si vuole dare adito a polemiche delle quali né Governo né tantomeno il Comune dell’Aquila hanno bisogno".

Donato Carlea tornerà a guidare il provveditorato di Campania e Molise.

Della vicenda si era occupato anche Il Fatto Quotidiano. Giovedì scorso, a pagina 8, il giornale aveva infatti pubblicato un articolo dal titolo: Lupi, gli appalti e i timori sul ritorno della cricca, il cui sommario recitava: Al ministero delle Infrastrutture stanno cercando di rimuovere il provveditore da cui dipendono i lavori della ricostruzione dell'Aquila.

Il quotidiano di Antonio Padellaro aveva fatto il nome di Vittorio Rapisarda, attuale provveditore in Emilia Romagna, come possibile sostituto di Carlea. “Secondo i rumors del ministero la partita delle nomine ha un regista, il capo di gabinetto di Lupi, Giacomo Aiello […]", aveva scritto Il Fatto. "Il provveditore di Lazio Sardegna e Abruzzo si è sentito dare la cattiva notizia non da Lupi ma da Aiello in persona. E tra i due non correrebbe buon sangue".

“Donato Carlea - spiegava il quotidiano - professore in diverse università, stimato da Antonio Di Pietro che lo volle provveditore in Campania dopo l'indagine su Mario Mautone e che lo conosce dai tempi in cui ristrutturò gli uffici della procura di Milano nel 1992, non avrebbe accettato di buon grado il trasferimento. Il professore non è fatto per intendersi con l'avvocato Aiello, in passato stretto collaboratore di Guido Bertolaso all'Ufficio Legislativo della Protezione Civile. Così quando gli ha comunicato la 'rotazione' degli incarichi Carlea è sbottato: 'Quella che voi chiamate rotazione è invece una restaurazione. Penso di avere capito benissimo chi sarà il sostituto che avete in mente'”.

Sempre a leggere Il Fatto, Carlea "due mesi prima della scadenza dell'incarico, aveva capito la mala parata e aveva scritto una lettera al ministro Lupi per elencare tutti i meriti del Provveditorato da lui diretto nella ricostruzione dell'Aquila. Dopo un lungo elenco di opere e dopo essersi lamentato della stampa che non distingue mai tra i ritardi dell'edilizia privata e i meriti di quella pubblica, il provveditore aveva così concluso la sua lettera: 'Si può affermare che se la ricostruzione privata è al 2% quella pubblica di competenza del Provveditorato è almeno al 60%'".

Insomma, Carlea sarebbe convinto che il suo trasferimento non è imputabile né a un mancato raggiungimento degli obiettivi né a normali esigenze di turn over interno al ministero ma solo a questioni politiche. Scrive ancora Il Fatto: "Carlea è convinto che il gruppo di potere vicino agli amici di Bertolaso e Angelo Balducci gli abbia fatto pagare il cambiamento di aria portato nei lavori pubblici. In Sardegna ha portato avanti gli appalti per quattro carceri, uno dei quali era sato assegnato a un'ATI, associazione temporanea di imprese, tra la IGIT e la Anemone e poi portato a termine dalla sola mandante IGIT. In Abruzzo ha portato a termine il dragaggio del porto di Pescara".

"I risultati conseguiti nella ricostruzione dell'Aquila - si è sfogato - sono evidenti. Invece di premiarmi mi mettono da parte".

Ultima modifica il Venerdì, 20 Settembre 2013 13:53

Articoli correlati (da tag)

Chiudi