Martedì, 10 Gennaio 2017 18:42

L'Aquila, una nuova antenna sulla collina di Roio. Prc critica l'azienda, FdI il Comune

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Sta facendo discutere la nuova antenna della Cairo Network che sorgerà sulla collina di Monteluco di Roio, all'Aquila.

Enrico Perilli, capogruppo di Rifondazione comunista in consiglio comunale, e Fratelli d'Italia intervengono per commentare la sentenza con cui il Tar dell'Aquila ha accolto il ricorso della società, alla quale il comune dell'Aquila aveva negato l'autorizzazione all'installazione della nuova antenna.

In breve, ecco ciò che è accaduto.

Nel 2014 il Mise, il ministero dello Sviluppo economico, aveva assegnato alla Cairo Network le frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione su digitale terrestre 25 e 59 Uhf (la cosiddetta frequenza ultra alta). Dopo aver ottenuto il parere favorevole dell'Arta, l'agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, la società si era vista opporre un niet dal Comune, con la motivazione che i valori del campo elettromagnetico della nuova antenna erano superiori ai limiti previsti dalla legge. La società aveva presentato anche delle controdeduzioni incassando, però, un secondo no dal Comune. A quel punto l'azienda ha deciso di fare ricorso al Tar, vincendolo.  

Perilli stigmatizza la "mancanza di collaborazione" della Cairo, che non ha voluto accogliere la richiesta di prendere in condireazione la possibilità di spostare la propria antenna dal momento che Roio, in base al nuovo piano di regolamentazione delle antenne del territorio approvato il 20 dicembre scorso, era da considerarsi sito saturo.

Fratelli d'Italia, invece, critica il Comune, che non avrebbe presentato nei limiti di tempo previsti il provvedimento di rigetto.

Di seguito, i due comunicati.

Enrico Perilli: "Da azienda mancanza di collaborazione"

Il Tar ha accolto il ricorso di un gestore di telefonia, accordando il permesso a installare un’antenna nel sito di Roio, nonostante il diniego da parte del Comune dell’Aquila, dovuto al superamento del limite di emissioni elettromagnetiche nell’area. Sto lavorando affinché il Comune presenti ricorso davanti al Consiglio di Stato. La normativa nazionale, infatti, equipara le antenne per telefonia a infrastrutture primarie ed è questa la ragione per la quale, in prima istanza, i Tribunali amministrativi tendono a dare ragione ai ricorrenti. Sottolineo che, finalmente, il Comune dell’Aquila, dal 20 dicembre scorso, si è dotato di un Piano di regolamentazione delle antenne sul territorio. Un risultato per il quale va il plauso e il ringraziamento all’assessore delegato in materia Pierluigi Mancini, unitamente alla Commissione “Gestione del Territorio” e al settore comunale competente. Sulla base di questo strumento, approvato dalla giunta comunale, sono individuate le zone nelle quali sarà possibile installare le antenne e quelle dove, invece, sarà vietato. Tra queste figura proprio il sito di Roio, perché saturo. Devo purtroppo rilevare, invece, come in questa fase si sia riscontrata l’assoluta mancanza di collaborazione da parte dei gestori di telefonia che, a qualsiasi richiesta di spostamento dei tralicci, hanno risposto con dinieghi. Auspico pertanto, per il futuro, una maggiore apertura e attenzione alle esigenze della comunità.

Fratelli d'Italia: "Necessario tutelare i cittadini"

"Apprendiamo dalla stampa locale che il Tar Abruzzo ha emesso parere favorevole in merito all'installazione di una nuova antenna nella zona di Roio, in sostanza perché il provvedimento di rigetto del Comune pare essere pervenuto successivamente ai tempi previsti per il silenzio assenso: è inaccettabile che la tutela della salute dei cittadini venga messa a repentaglio per motivazioni simili" è quanto affermano in una nota Chiara Mancinelli e Michele Malafoglia, esponenti del Circolo 99 dell'Aquila di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale .  

"Ribadiamo che gli impianti sono inseriti in zone sensibili di cui all'art. 5 comma b) del regolamento comunale e di cui all'art. 7 comma c) della legge Regionale n. 45/2004, ossia in prossimità  di aree a verde attrezzate e strutture scolastiche, vedasi rispettivamente la pineta di Roio e la facoltà di Ingegneria, zone per le quali dovrebbe peraltro essere già prevista la rilocalizzazione per quanto esistente: al momento a nostro parere non si ravvisano per tale nuovo impianto necessità riconducibili alla pubblica sicurezza che permettano di scavalcare la Legge Regionale" continuano Mancinelli e Malafoglia.

"La situazione sarebbe sicuramente più chiara e gestibile se venisse adottato un piano regolatore per l'installazione delle antenne, di qualsiasi tipo, che miri ad una razionalizzazione dell'inquinamento elettromagnetico e impedisca a priori l'installazione di impianti in prossimità di zone sensibili: attualmente è stato adottato unicamente un catasto per gli impianti di telefonia che si limita a censire le installazioni provvisorie e definitive già presenti sul territorio, a nostro avviso senza una visione completa del quadro che si a andrà a delineare (la ASL stessa non si è espressa sull'insieme degli impianti censiti, sostenendo a ragione che la misurazione deve essere effettuata per ogni singolo impianto esistente); segnaliamo tra l'altro che gran parte degli impianti presenti sono stati realizzati in vista di eventi eccezionali e/o calamità, pertanto in deroga al citato regolamento " .

"Aggiungiamo inoltre che la paventata razionalizzazione dell'impianto esistente a Roio, annunciata da circa un anno e della quale non si hanno più notizie, adottata anche al fine di mitigare l'impatto ambientale ai sensi dell' art. 3 comma 2 del regolamento citato, non risolve affatto il problema: ribadiamo che l'area di Monteluco in Roio non potrà mai essere completamente riqualificata, fintanto che in essa sarà presente anche una sola antenna, in possibile evidente contrasto con la normativa vigente ed il buonsenso comune. Tale situazione è a nostro avviso inaccettabile: la nostra città possiede un polmone verde ed un parco urbano che, se correttamente valorizzato, sarebbe una vera ricchezza per le famiglie aquilane" concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale.

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