Mercoledì, 10 Novembre 2021 12:35

Sepoltura bambini mai nati, Marcozzi attacca FdI: "Inaccettabile e antistorico"

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Monta la protesta contro il disegno di legge depositato lo scorso luglio da Fratelli d'Italia. La proposta prevede che, per ogni aborto che si verifichi prima delle 28 settimane e dopo i 90 giorni, sia disposto il seppellimento dall'Asl in una specifica area cimiteriale, anche qualora i genitori non provvedano o non lo richiedano.

Dopo le proteste annnunciate da Fuori Genere, Rete 8 Marzo Aq, collettivo Malelingue, e collettivo Zona Fucsia che giovedì 11 novembre, in occasione dell'esame in commissione del disegno di legge, terranno in contemporanea sit in a L'Aquila e a Pescara, anche la capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi si schiera contro la proposta. 

“Con il progetto di legge regionale presentato sui bambini mai nati - scrive in una nota Marcozzi - Fratelli d'Italia utilizza la politica per entrare a gamba tesa nella vita privata degli abruzzesi con imposizioni vergognose. Evidentemente i proponenti Testa, Quaglieri e Liris intendono passare alla storia come i peggiori legislatori di tutti i tempi. Nessuno può conoscere quale dolore e quale sofferenza ci sia alle spalle di un aborto, e certamente non dovrebbero essere dei consiglieri regionali a imporre obblighi di legge che scavalcano libertà che bisognerebbe garantite, soprattutto nei momenti di estrema difficoltà. Purtroppo questo è il modus operandi del centrodestra, che continua a portare l'Abruzzo indietro, a navigare in direzione contraria rispetto alla storia e alle conquiste civili ottenute negli ultimi decenni. Bene fanno le numerose associazioni a scendere in piazza, tra Pescara e L'Aquila, per far sentire la propria voce contro questo progetto di legge inaccettabile”.

“La completa assenza di attenzione verso i diritti delle donne era già emersa nel febbraio scorso quando, con una circolare, Regione Abruzzo complicava l'accesso al farmaco per l'interruzione di gravidanza, raccomandandone l'uso in ospedale e non nei consultori. Il progetto di legge sui bambini mai nati non è altro che il prosieguo di questa politica, che preferisce puntare il dito contro le donne abruzzesi piuttosto che aiutarle e sostenerle nei momenti di estrema fragilità. Eppure ci sarebbero una marea di iniziative che il centrodestra potrebbe prendere per una seria difesa dei diritti civili e per promuovere iniziative di parità di genere. Invece, puntualmente, scelgono di guardare in direzione opposta”. “Io utilizzerò ogni strumento a mia disposizione per oppormi in aula a questo progetto di legge vergognoso. Non possiamo riportare l'Abruzzo nel passato, non possiamo ignorare tutte le conquiste ottenute. È il momento di guardare avanti e aumentare tutele e aiuti, non quello di fare imposizioni antistoriche”, conclude Marcozzi.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Novembre 2021 20:22

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