Con una nota al Prefetto, al Presidente della Regione, al Sottosegretario Mario Mazzocca e al Presidente della Provincia, il Sindaco di Tornimparte Giacomo Carnicelli ha chiesto chiarimenti ed opportuni provvedimenti in merito alla ben nota comunicazione della Commissione Grandi Rischi.
In particolare, l’Amministrazione Comunale (in carica dallo scorso giugno) ha inteso ribadire di aver chiesto al Governo lo stato di emergenza, "anche in considerazione del fatto che Tornimparte ha raggiunto il nulla osta al Piano di Ricostruzione solo nel dicembre 2016, per cui le larghe porzioni dei Centri Storici delle frazioni di questo Comune, inagibili, sono rimaste senza manutenzione e senza opportuni interventi di riqualificazione durante gli ultimi otto anni; le condizioni meteorologiche avverse non fanno che acuire il pericolo di crolli che, anche se limitati alle sole strutture a sbalzo (quali le pensiline dei tetti), potrebbero mettere in forte rischio la pubblica incolumità".
Nella nota, il primo cittadino ribadisce il fatto che "gli edifici pubblici e privati del Comune che non hanno subito danni strutturali dopo il terremoto del 2009 (quelli classificati A, B e C) non hanno gli indici di vulnerabilità sismica e quindi, alla luce della relazione della Commissione grandi rischi, necessitano di verifiche urgenti; viene rimarcato che il Comune non ha le risorse per effettuare una completa analisi di vulnerabilità degli edifici pubblici (abbiamo individuato, con estrema difficoltà, le sole somme necessarie al calcolo di vulnerabilità degli Edifici Scolastici)".
"L’Amministrazione Comunale sta tentando di mettere in campo tutte le azioni volte alla mitigazione del rischio (a titolo di esempio si ricorda che, in settembre, si è provveduto alla sistemazione della scuola primaria in due sedi ritenute sicure dal punto di vista sismico ma oltremodo disagiate per i bambini, avendo diviso la scuola primaria in due plessi distanti tra loro circa 4 km… ma questa situazione non è sostenibile a lungo!)", ha ribadito Carnicelli. "In definitiva, viene richiesto al Prefetto di avere chiarimenti ed indicazioni urgenti in merito alle procedure da seguire. Considerando che avere una mappatura completa delle vulnerabilità è fondamentale per programmare gli interventi (considerando che ci sono fondi destinanti ad interventi su edifici pubblici che verosimilmente hanno una elevatissima vulnerabilità: occorre permettere ai comuni di ripensare questi interventi in chiave di adeguamento sismico) viene, inoltre, richiesto al Presidente della Giunta Regionale di sostenere gli Enti con le risorse necessarie allo studio di vulnerabilità del patrimonio pubblico".