Venerdì, 18 Marzo 2022 12:18

Tornimparte: scontro politico su progetti per centro raccolta ingombranti e impianto di compostaggio di prossimità

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"Poiché qualcuno avrà pensato che Tornimparte sia terra di nessuno, ciò che non è stato possibile realizzare a Scoppito, per un’insurrezione popolare, ora si realizzerà nel territorio del nostro comune. Infatti, il comune di Tornimparte, nel silenzio più assoluto, con delibera di giunta comunale n. 23 del 23/02/2022, ha approvato il progetto per la costruzione di un impianto elettromeccanico di compostaggio aerobico di comunità e, con delibera n. 27 del 28/02/2022, ha approvato il progetto preliminare per lo studio di fattibilità per la realizzazione di un centro di raccolta intercomunale".

E’quanto denuncia il gruppo di minoranza al comune di Tornimparte “Speranza e futuro” composto dai consiglieri Angelo Sarra, Gianfranco Di Benedetto, Ferdinando Carducci e Alessandro Ruzza. 

"La realizzazione di detti impianti – sottolineano i consiglieri di minoranza - avverrà nell’area denominata 'Felciara', a due passi dalle frazioni Forcelle e Rocca S. Stefano del Comune di Tornimparte, Madonna della Strada del Comune di Scoppito e dallo stabilimento Sanofi Aventis sempre nel Comune di Scoppito. Nella zona, seppur di non importante interesse naturalistico, sono presenti delle abitazioni a non più di 200 metri e un fosso idrico denominato 'Campitto' che confluisce nel fosso Impredatora. Gli impianti da realizzare saranno, solo per ora, al servizio dei comuni di Barete, Scoppito e Tornimparte per poi divenire probabilmente il ricettacolo dei rifiuti dei comuni dell’alta Valle dell’Aterno che aderiranno al COGESA spa, gestore incaricato del servizio dei rifiuti", aggiungono i consiglieri di opposizione.

Che aggiungono: "Nel centro di raccolta confluiranno oltre 2000 tonnellate di rifiuti, da imballaggi di carta e cartone, vetro, materiali misti, frazione organica umida, sostanze alcaline, prodotti fotochimici, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, vernici, inchiostri, adesivi e resine, batterie al piombo, oli esausti, ecc. ecc.. Per non parlare degli inconvenienti che deriveranno dal compostaggio domestico, quali cattivi odori causati dalla scorretta miscelazione tra scarti umidi e secchi o dall' eccessiva umidità scarti nel composter, in tutta l’area circostante nel raggio di alcuni chilometri. Ci chiediamo: come mai l’amministrazione comunale non ha reso edotta la cittadinanza sui progetti che intendeva realizzare? Avrebbe potuto farla partecipe nel corso della recente campagna elettorale. Chiediamo pertanto il ritiro immediato delle delibere su citate e l’avvio di un dialogo con la cittadinanza per spiegare quali siano i vantaggi che ne deriverebbero per il territorio, in considerazione del fatto che dalle relazioni allegate non si evincono i benefici da queste scelte, per noi scellerate. Infine, considerato che le tariffe applicate sono abbastanza esose, sarebbe anche importante sapere quanto la realizzazione di questi impianti vincolerà, per quanto tempo ancora, l’amministrazione con la COGESA spa per la gestione della raccolta dei rifiuti nel nostro Comune".

A stretto giro la replica dell'amministrazione comunale di Tornimparte. "In merito alle strumentali dichiarazioni ad opera del gruppo di minoranza e del presidente dell’ADUC circa l’approvazione da parte della Giunta Comunale di Tornimparte dei progetti preliminari per la realizzazione di un centro di raccolta intercomunale e di un impianto di compostaggio di comunità nell’area artigianale in zona Felciare di Tornimparte, è necessaria un po’ di chiarezza", si legge in una nota.

"Il Comune ha risposto con due progetti preliminari ai bandi finanziati con il PNRR – “AVVISO M2C.1.1 I 1.1 Linea d’Intervento A e Linea d’Intervento B” con il fine di migliorare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Il quadro economico dell’azione è pari a circa 1,7 milioni di euro per un intervento complessivo di circa 2000 mq. e, qualora il Comune dovesse ottenere il finanziamento per cui i termini della presentazione della domanda sono scaduti lo scorso 16 marzo, gli interventi si articolerebbero in due punti:

• Il primo prevede la realizzazione di un centro di raccolta intercomunale che potrebbe potenzialmente servire anche un comune limitrofo e che raccoglierebbe gli ingombranti che a Tornimparte rappresentano un enorme problema; un intervento simile è quello che ASM sta realizzando nella zona di Centi Colella;

• Il secondo è un impianto di compostaggio di prossimità che rappresenta una soluzione efficace, coniugando aspetti tecnici e logistici ad esigenze di economicità ed eco-sostenibilità per l’ottenimento di un compost di qualità, facilmente reimpiegabile nei terreni agricoli, in aree verdi pubbliche, in attività florovivaistiche e nelle numerose aziende agricole locali. Consentirebbe altresì il prelievo gratuito del prodotto da parte dell’utenza richiedente".

I progetti prevedono opere di mitigazione e il miglioramento dell’urbanizzazione dell’area. "Attualmente - sottolinea l'amministrazione - i rifiuti organici pesano per circa il 25% della raccolta e del conferimento dei rifiuti dell’intero comune ma in futuro diventeranno l’occasione per la produzione di fertilizzanti. Una vera e propria filiera corta nella direzione del miglioramento dei servizi. L’amministrazione è aperta a qualsiasi confronto con i cittadini per illustrare slide e progetto e spiegare le opportunità della scelta operata in questi giorni. Tutto è mosso dall’idea di migliorare il servizio al cittadino, fare economie nella gestione dei rifiuti e creare ulteriori opportunità occupazionali per il territorio. Generalmente, i Comuni che rispondono agli avvisi per i finanziamenti (soprattutto del PNRR in questo periodo storico) sono considerati virtuosi al contrario di quanto possano pensare un gruppo di minoranza e un presidente dell’ADUC dediti alla disinformazione e al complottismo più becero". 

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