Non è bastata la tragedia di lunedi 30 settembre, quando tredici cittadini eritrei sono annegati a Sampieri, al largo delle coste siciliane. Costretti a gettarsi in mare a cinghiate.
Un barcone con almeno 500 migranti a bordo si è rovesciato prendendo fuoco a mezzo miglio dall'isola dei Conigli, a Lampedusa. Un vero e proprio orrore che dovrebbe interrogare tutti noi: centinaia di persone sono ancora disperse in acqua, i morti accertati sono 111 ma il bilancio è destinato ad aggravarsi drammaticamente.
"Basta! Ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? È un orrore continuo", l'urlo del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. "I superstiti - continua Nicolini - hanno spiegato di aver acceso i fuochi a bordo perché non avevano campo e i telefonini non prendevano. Sono così tutti finiti in mare e raccontano che alcuni motopesca, due o tre, sono passati e sono andati avanti senza aiutarli. Questo è quello che dicono loro, ma se è vero bisognerà fare luce anche su questo", promette il Sindaco a RaiNews24. Se confermata, l'indifferenza dei motopesca sarebbe di una gravità inaudita.
Il dramma oramai è quotidiano: sono centinaia i disperati che fuggono dalla guerra e dalla fame e muoiono nel mar Mediterraneo che, per colpa delle politiche di respingimenti promosse dalla legge Bossi-Fini, è un gigantesco cimitero. Simbolo della incapacità del nostro Paese di costruire vere politiche di accoglienza.
Le prime reazioni politiche. Come spesso accade in queste occasioni, la reazione delle forze politiche e sociali non è fatta attendere. Attraverso il social network Twitter, il Premier Enrico Letta ha annunciato che il ministro dell'Interno Angelino Alfano, assieme ai vertici del dicastero, si stanno recando a Lampedusa. Duro attacco invece della Lega Nord, secondo la quale i responsabili della tragedia di stamane sarebbero la presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge: "La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi", ha dichiarato il vicepresidente dei deputati della Lega Gianluca Pini. Anche la responsabile UE per gli affari interni, Cecilia Malstrom, si è pronunciata attraverso Twitter, sostenendo di "essere sconvolta" e auspicando un maggiore sforzo politico nella lotta ai trafficanti. Infine, sempre attraverso lo stesso canale, Papa Francesco invita a pregare Dio per le vittime della strage.
Alfano a Lampedusa: basta polemiche sulla Bossa-Fini. Giunto ieri a Lampedusa, il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano stamane si è recato nell'area blindata del porto di Favarolo dove è stata allestita la struttura destinata ad accogliere i corpi recuperati dal relitto dell'imbarcazione.
Il vice premier ha spiegato di aver sentito il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso. "Non solo mi ha dato aperture, mi ha promesso che verrà qui con noi a Lampedusa e noi gli faremo vedere davvero come questa sia la porta dell'Europa" ha annunciato, "bisogna agire in Europa e in Africa per contrastare i flussi di immigrazione illegale che causano tragedie come quelle di ieri a Lampedusa. Faremo sentire forte la nostra voce in Europa per modificare il regolamento di Dublino, che è l'accordo internazionale che carica, troppo, troppo, troppo sui Paesi di primo ingresso il peso dell'immigrazione".
Bisogna poi intervenire, ha proseguito il ministro, "su Frontex, il sistema europeo per la protezione delle frontiere: questo mare segna il confine tra l'Africa e l'Europa, non tra l'Africa e la Sicilia. E quindi va protetto con aerei e navi europei in modo più efficace di quanto avviene ora. Così c'è anche meno rischio di morti. E l'Europa deve intervenire anche in Africa. I traffici vanno fermati lì, perché se non ci sono imbarchi non ci sono neanche sbarchi. Si devono fare accordi europei con questi Paesi perché non è solo un problema italiano".
Alfano ha poi invitato tutti a "a sospendere la polemica politica almeno finché non finiscono le operazioni di recupero. Non si può risolvere la questione cancellando una legge, la Bossi-Fini, il problema è piu' complesso".