Ancora non vengono sciolti i nodi nel centrodestra aquilano in vista delle elezioni amministrative di primavera. Nelle settimane scorse questo giornale ha raccontato delle dinamiche interne ai partiti maggiori, che non riescono ancora a trovare la quadra per una candidatura a sindaco unitaria.
Innanzitutto, prima ancora dei nomi, continua ad essere vistosa la spaccatura tra i salviniani di Luigi D'Eramo, i quali continuano a chiedere primarie di coalizione, e Forza Italia. In questo senso è ad oggi tutt'altro che fantasiosa l'ipotesi di due coalizioni distinte.
Giancarlo Silveri, ex direttore della Asl aquilana e tra i favoriti per la corsa, ha convocato per il prossimo 2 febbraio la stampa ad una conferenza dal titolo "Comunicazioni sulle prossime elezioni amministrative dell'Aquila". E' molto probabile che in quella sede non venga annunciata la sua candidatura. Silveri potrebbe infatti limitarsi a lanciare solennemente quanto già affermato con timidezza nei mesi scorsi: è disponibile a candidarsi per una coalizione definita "civico-partitica", appoggiata sia da forze sociali che dai maggiori partiti (moderati) dell'area politica cui appartiene. A caldeggiare Silveri sarebbe anche l'Udc e il suo líder máximo Lorenzo Cesa, amico di vecchia data del manager romano.
In realtà si è assottigliata nelle ultime settimane la lista dei papabili. Oltre all'ex direttore generale della Asl, 72 anni e già sindaco di Santa Marinella (Roma) e con Biagio Tempesta ritiratosi dai giochi (sarebbe disposto a candidarsi solo nel centrodestra unito), una parte importante della classe dirigente di Forza Italia - sostanzialmente Stefano Morelli, Guido Liris, Vito Domenici e Paolo Federico - sembra voler sondare la base dell'elettorato e i potenziali alleati anche sul nome di Pierluigi Biondi.
42 anni, anch'egli già sindaco di Villa Sant'Angelo (L'Aquila), Biondi era sceso in campo già a settembre [leggi] con una "coalizione lepenista" assieme ad alcuni brand dell'ultra-destra (Casapound e Sovranità nazionale) e Fratelli d'Italia, ma oggi è molto più vicino ad un assembramento di centro-destra, con Forza Italia a far da locomotiva.
Dietro Silveri e Biondi rimane ancora in piedi, seppur apparentemente indebolita, la candidatura di Carla Mannetti, proposta da Giorgio De Matteis e ad oggi non troppo accreditata, anche per i trascorsi dalfonsiani dell'avvocatessa aquilana in Regione.
Con i salviniani fuori dalla coalizione, se dovesse essere Silveri il candidato, Biondi potrebbe decidere di continuare la strada, già in parte iniziata, di una coalizione più o meno civica all'estrema destra. In questo senso, si creerebbero ben tre coalizioni distinte.
Intanto il sondaggio sui nomi, annunciato per fine dicembre, ancora non è stato fatto, e ad oggi non si sa se si farà o meno. Sarà, assieme ai nomi per le candidature, oggetto di una commissione elettorale nazionale di Forza Italia, cui parteciperanno i vertici regionali.