Tagliavano la droga - eroina, cocaina e hashish - in un laboratorio allestito all'interno di un appartamento inagibile a Paganica. Le dosi così confezionate venivano poi spacciate su tutta la piazza aquilana: 50 euro per mezzo grammo di coca, 20 euro per 0,20 grammi di eroina.
"Drugs and the city": così è stata ribattezzata l'operazione con cui la polizia dell'Aquila ha arrestato 14 persone (5 delle quali fermate in flagraza di reato), italiane e straniere, per spaccio di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere. In particolare, sono state eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 2 obblighi di dimora. C'è anche una quindicesima persona ma risulta solo indagata.
In carcere sono finiti Pierpaolo Romano (52 anni), Gori Dervishaj (26), Joussef Bya (34), Enver Fusha (28), Tiziano Panepucci (51), Massimo Taddei (44), Alessandro Biasini (46), Marcelo Ramos Duarte (26, in carcere a Regina Coeli, Roma) e Ervis Goman (50); agli arresti domiciliari Irina Popescu (28 anni), Luca Zugaro (39) e Kurtisi Vasfi (36); obbligo di dimora e firma per Giovanni Catena (39 anni) e Federico Ferrauti (34).
Le indagini, coordinate dalla Direzione distruttuale antimafia, sono iniziate nell'estate del 2015, a seguito della morte per overdose di un giovane trentenne. Attraverso l'attività investigativa, che si è basata anche su intercettazioni ambientali e telefoniche, la polizia ha individuato i membri della banda, all'interno della quale agivano due gruppi distinti: uno era dedito allo spaccio di cocaina e hashish - nei suoi confronti è scattata anche l'accusa di associazione a delinquere - l'altro a quello di eroina. Quest'ultima arrivava da Roma attraverso Marcelo Ramos Duarte, attualmente detenuto a Regina Coeli. La cocaina e l'hashish, invece, venivano dalla Marsica, in particolare da Avezzano, dove operava Joussef Bya, personaggio già noto alle forze dell'ordine.
Come detto, la droga veniva preparata e confezionata in un laboratorio artigianale allestito all'interno di un appartamento inagibile situato nella zona delle case popolari di Paganica. Nell'abitazione sono stati trovati e sequestrati mezzo chilo di cocaina (per un valore complessivo di 50 mila euro) e 150 grammi di eroina.
L'operazione condotta dalla polizia conferma come gran parte del traffico di stupefacenti nel Comune dell'Aquila passi attraverso le frazioni e i paesi limitrofi. Dieci giorni fa, infatti, un'altra operazione, gestita e portata a termine dai carabinieri, aveva smascherato una rete di spaccio i cui punti nodali erano situati nell'Alta Valle dell'Aterno e, ancora una volta, nelle frazioni della periferia est della città.