Sette arresti, altri cinque latitanti. Un’associazione criminale verticistica e strutturata - che controllava buona parte delle piazze di spaccio dell’Aquila e che era arrivata a immettere nel territorio fino a 2 kg di coca ogni 10 giorni – smembrata.
E’ il bilancio dell’operazione antidroga “Magnetic Box”, scattata alle prime luci dell’alba e condotta dalla Squadra Mobile della questura dell’Aquila, coadiuvata dal reparto Prevenzione Crimine, nonché da unità cinofile e elicotteri.
A finire in manette - su ordinanza del Gip del tribunale dell’Aquila, che ha accolto la richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia) della procura - con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, sono state 7 persone, 5 delle quali condotte in carcere e 2 poste agli arresti domiciliari.
Si tratta di cittadini di nazionalità kosovara e albanese di età compresa tra i 20 e i 37 anni, tutti con precedenti, residenti all’Aquila da anni e appartenenti a una famiglia molto ben radicata sul territorio.
Altre cinque persone risultano latitanti e nei loro confronti sono stati emessi ordini di cattura internazionali.
Le indagini sono partite nel novembre del 2018, all’indomani dell’arresto di un noto parrucchiere aquilano, trovato in casa con 1 kg di coca. Da accertamenti successivi, era emerso che il professionista custodiva la sostanza per conto dell’associazione disarticolata dalla polizia.
“Un sodalizio verticistico, facente capo a tre fratelli” ha spiegato il conferenza stampa il capo della Squadra Mobile dell’Aquila Danilo Di Laura “che gestivano l’intero traffico avvalendosi di altre persone di fiducia, spesso legate da vincoli di sangue, che si occupavano a vario titolo della custodia, confezionamento e vendita al dettaglio della cocaina, agevolato anche dal fatto che gli associati comunicavano tra loro con disinvoltura in lingua madre, oltre ad usare termini criptati e comunicare attraverso i canali Whats-App e Telegram”.
La banda agiva soprattutto nei quartieri di Pettino, Torrione e Pile ed era arrivata a immettere sul mercato aquilano 2 kg di cocaina ogni 10 giorni. Le forze dell’ordine non sono ancora riuscite a quantificare il giro d’affari frutto della vendita della droga, i cui proventi sono stati “reinvestiti” in attività immobiliari e commerciali, per lo più situate all’estero anche se una di esse è un noto bar situato nella zona ovest dell’Aquila.
La droga era venduta agli acquirenti nei parchi pubblici oppure nei pressi di attività commerciali. Le dosi erano confezionate in involucri che venivano accuratamente posizionati in punti nascosti, in modo tale che gli spacciatori andassero in giro portando con sé solo quantitativi minimi.
Tra i luoghi di spaccio c'erano S. Giuliano, Colle Sapone, un distributore sulla SS 80, la zona del cinema multisala in via Leonardo Da Vinci, via Ulisse Nurzia, una galleria commerciale situata sulla ss17 vicino all'imbocco dell'autostrada.
“Una delle caratteristiche dell’organizzazione” ha sottolineato Di Laura “era quella di utilizzare, per il trasporto e l’occultamento della cocaina, dei magneti, che venivano ancorati a parti metalliche difficilmente individuabili, come il fondo delle autovetture oppure il retro di guardrail stradali (di qui il nome dato all’operazione, ndc). Nel corso dell’attività svolta, sono stati effettuati numerosi recuperi di cocaina, anche di modeste quantità. In totale è stato sequestrato 1 kg di cocaina”.
Il ringraziamento di Biondi alla Squadra Mobile e alla Procura
“Rivolgo il mio ringraziamento alle donne e gli uomini della Squadra mobile alla Questura e alla Procura della Repubblica dell’Aquila per l’importante operazione che ha consentito di sgominare quella che a tutti gli effetti si configura come un’organizzazione criminale volta allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si conferma l’incisività delle attività di monitoraggio e prevenzione portate avanti in città e nel nostro territorio da Forze dell’Ordine e magistratura. Un’attenzione costante che garantisce serenità e sicurezza per la nostra comunità, come confermato peraltro dalla recente indagine del Sole24Ore, in cui la provincia aquilana è agli ultimi posti in classifica – centesima su centosei – per numero di denunce effettuate ogni centomila abitanti”.
Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Pezzopane (Pd): "ringrazio forze dell’ordine per operazione a L’Aquila, tenere alta l’attenzione"
“Vorrei fare i miei più sentiti complimenti alle forze dell’ordine impegnate nell’operazione che ha portato questa mattina all’arresto di 7 persone per trasporto, acquisto, vendita e detenzione di cocaina. Un’operazione importante che ha visto la partecipazione del personale della Squadra Mobile della Questura de L’Aquila, coadiuvata da personale del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Volo e da Unità Cinofile. Già qualche giorno fa un altra operazione condotta dal Comando dei Carabinieri dell’Aquila aveva portato ad altri arresti. Il crimine che si crea attorno al grande spaccio è spesso sottovalutato. Spesso assistiamo al coinvolgimento di giovani e famiglie che finiscono in un tunnel devastante con esiti distruttivi. Dobbiamo tenere alta l’attenzione su questo tipo di delinquenza per garantire ai cittadini serenità e convivenza civile. Va sviluppata una rete sociale che segua famiglie e persone che convivono con la droga e la dipendenza. Ma nessuna tolleranza verso i criminali che infestano la città e tante frazioni e comuni del comprensorio”.
Lo dichiara la deputata della presidenza del gruppo Pd alla Camera, Stefania Pezzopane.