Il Segretariato Regionale ha avviato da alcuni giorni, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e Cratere, lavori di messa in sicurezza nell’area presbiteriale della Cattedrale di San Massimo, dal momento che, a causa dell’ultimo sciame sismico, si sono potuti accertare sintomi di rischio per la staticità del Duomo.
Si è pertanto deciso di intervenire tempestivamente, anche per consentire l’avvio in sicurezza dei lavori dell’aggregato Sant’Emidio, il più ampio e architettonicamente complesso del centro storico.
D’accordo con la Curia, a seguito di un sopralluogo congiunto al quale hanno partecipato il Consorzio, l’arch. Stefano Gizzi, l’arch. Claudio Finarelli e il geom. Lionello Piccinini per il Segretariato, l’arch. Franco De Vitis per la Soprintendenza, insieme ai redattori dell’intero progetto di restauro, si sono programmate le metodologie e le operazioni più urgenti per sostenere le parti in distacco.
Redatto il verbale di sopralluogo di somma urgenza, è stato nominato Responsabile Unico del Procedimento l’architetto Claudio Finarelli, mentre la Direzione dei Lavori sarà dell’architetto De Vitis. Il lavoro è stato affidato alla medesima Impresa che aveva già effettuato i puntellamenti e la messa in sicurezza della grande aula subito dopo il sisma del 2009, Rosa Edilizia S.r.l., data l’esperienza già maturata e la conoscenza approfondita della rispondenza delle strutture della Cattedrale.
Le operazioni di somma urgenza sono perfettamente in linea con i criteri del progetto generale di consolidamento ed estremamente importanti per la salvaguardia del monumento-simbolo cittadino, per il quale sarà presto avviato l’atteso intervento di consolidamento e restauro.