Ventitre mesi dopo, è già tempo di saluti.
Da lunedì prossimo, Alfonso Terribile - Questore dell'Aquila dal 30 marzo 2015 - lascerà il capoluogo di Regione per tornare a Roma, alla segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, ufficio titolare di tutte le attività connesse alla gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica, al coordinamento tecnico-operativo delle Forze di Polizia, alla direzione e amministrazione della Polizia di Stato.
Lavorerà fianco a fianco con una vecchia conoscenza della città, Franco Gabrielli, prefetto ai tempi del terremoto e vice commissario vicario dell'Emegenza Abruzzo, oggi Capo della Polizia. "Credo che aver operato in un capoluogo di Regione come L'Aquila abbia potuto influire sul nuovo incarico affidatomi, e di cui sono molto orgoglioso", ha sottolineato Terribile incontrando la stampa.
A sostituirlo, arriverà Antonio Maiorano, 63 anni, proveniente da Trieste.
"Vado via a malincuore, al termine di un'esperienza arricchita dalla bellezza e dalla ricchezza dei valori di questo territorio", le parole di Terribile che ha inteso ringraziare "i cittadini aquilani e gli abruzzesi di tutta la Provincia dell'Aquila per l'accoglienza: debbo dire che mi hanno facilitato il compito che l'amministrazione mi aveva affidato".
"Il mio apprezzamento va ai poliziotti, al personale delle altre forze dell'ordine, alla Magistratura, a tutti coloro che hanno contribuito a rendere più sicuro questo territorio", ha aggiunto Terribile. "La lotta alla criminalità organizzata e diffuca non cessa mai; vincere una battaglia non significa vincere la guerra. Dunque, è un'azione continua che le forze di polizia debbono esercitare, in sinergia con l'autorità giudiziaria: non bisogna mai abbassare la guardia, e non si tratta di un modo di dire". In questo senso, l'oramai ex Questore dell'Aquila ha puntato molto sulla prevenzione, "che significa dare un sostegno forte alle attività di polizia giudiziaria: credo di lasciare al mio successore un ufficio solido, un territorio protetto, in sinergia tra forza di polizia e cittadini".
Un'ultima battuta, sui processi di ricostruzione che stanno interessando L'Aquila e il cratere: "Prima di giungere in città, anch'io mi interrogavo sui ritardi della ricostruzione: quando ci sei dentro, però, ti rendi conto della difficoltà dei processi; per questo, trovo alcune polemiche fuori da ogni ragionevolezza".