Si è tenuta ieri pomeriggio, all'Emiciclo, una riunione sul tema della sicurezza delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado, su iniziativa del Comitato 'Scuole sicure'; intorno al tavolo, il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il capogruppo in Consiglio comunale Stefano Palumbo, oltre a tecnici degli Uffici speciali dell'Aquila e del cratere. Assente la Provincia.
Ribadendo che la normativa è complessa e lacunosa, e che non aiuta a individuare soluzioni definitive, Lolli ha inteso rassicurare il Comitato sulla convenzione stipulata con ReLuis che sta lavorando per stilare il protocollo da applicare nelle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, a L'Aquila e nel resto della Regione (sono 313 gli edifici segnalati dai Comuni); in questo senso, è stata costituita una task force con ReLuis, Usra e Regione Abruzzo, che impegnerà nelle verifiche 100 tecnici.
Dunque, il vice presidente della Giunta regionale ha dato qualche numero: per i lavori di messa in sicurezza delle scuole dell'Aquila sono stati stimati 100milioni di euro d'interventi sugli edifici di competenza comunale e 70 su quelli provinciali (le scuole superiori); attualmente, la disponibilità è di 78milioni di euro dalle casse comunali e 10 dall'Ente provinciale. Mancano 80 milioni di euro che verranno attinti - ha spiegato Lolli - dai fondi Cipe, nelle prossime programmazioni pluriennali.
Con questi fondi si potrà intervenire sulle scuole A e B, e sicuramente ricostruire le E. Per accellerare i tempi, è stato presentato un emendamento per estendere le procedure d'emergenza previste per il nuovo cratere a quello del 2009. Altrimenti, si tenterà di andare in deroga al 'Nuovo Codice degli Appalti' almeno per l'edilizia scolastica.
Stando alle possibili localizzazioni alternative, in caso si renda necessario trasferire altri studenti dagli edifici scolastici, e in particolare delle strutture provinciali, il vice presidente dell Giunta regionale ha spiegato che sono in corso le verifiche di vulnerabilità sul sito Ex Optimes, di proprietà della Regione, che offrirebbe la possibilità di 30 aule, al piano terra, dove ospitare le classi; i tempi per le verifiche però, e per gli eventuali lavori di sistemazione della struttura, non permetteranno di utilizzare l'edificio prima di un paio di mesi almeno.
In relazione al Liceo Cotugno invece, già trasferito all'Itis di Colle Sapone dove i ragazzi seguono le lezioni al pomeriggio, entro 15 giorni si dovrebbero conoscere gli esiti delle nuove verifiche di vulnerabilità; nel giro di qualche giorno, il Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis dovrebbe comunicare a studenti, famiglie e personale scolastico che soluzione verrà adottato dopo il 10 marzo, giorno cerchiato in rosso anche per la manifestazione cittadina indetta proprio dai ragazzi del Cotugno. La sensazione è che si stia pensando a 'spacchettare' le classi di ogni liceo su diversi edifici, per consentire il ritorno agli orari mattutini.
Su esplicita sollecitazione del Comitato, che insiste per la ricostruzione di tutto il patrimonio edilizio scolastico e, nel frattempo, per una soluzione immediata che consenta la ricollocazione dei circa 3mila studenti che frequentano le scuole superiori - chiesta anche dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci - il vice presidente della Giunta ha assunto l'impegno di approntare una ricognizione approfondita dalle strutture utilizzabili anche temporanemente e ha riconvocato il tavolo tra 10 giorni.