“Senza scuole e servizi in centro non potrà esserci una vera rinascita. Gravissima la decisione dell’Amministrazione comunale di ricostruire le scuole in periferia, tra l’altro con ingiustificabile ritardo”.
Inizia con queste parole il duro attacco del consigliere comunale di 99L’Aquila, Gianni Padovani, nei confronti del Comune, che viene accusato di “voler svuotare” il centro storico.
“La grande sfida del post sisma, ora che la ricostruzione è a buon punto, - afferma Padovani - doveva essere quella di migliorare la governance del territorio e creare nuove forme di crescita che riportassero L'Aquila alla propria vocazione di località centrale: in quest’ambito, le scuole, il commercio ed i servizi devono essere i motori di rivitalizzazione del centro”.
Per il consigliere, infatti, le scuole, al pari delle piazze, delle chiese, dei mercati, sono punti di riferimento sociale ed identitario, e, per questo, toglierle dal centro significherebbe “perdere pezzi di comunità, impoverire le relazioni, desertificare interi quartieri, smarrire il senso stesso di centro storico come legame indissolubile tra scuola e territorio”.
Ma per rilanciare il centro storico non bastano solo le scuole, e a tal proposito Padovani rimarca come questo sia privo anche di servizi, mercato e parcheggi.
“Un centro funzionale, pieno di residenti, abitato dagli studenti, colorato dai mercati e ricco di servizi, - conclude - significa una città più ricca, più bella ed attrattiva”.